Missile Poseidon – immagine d’archvio

La Nato non commenta le indiscrezioni

Il sottomarino russo Belgorod starebbe testando Poseidon, siluro che provoca tsunami radioattivo

Il test alle porte dell’Artico genera preoccupazioni perché è un’arma per la quale non esistono difese. Il siluro è lungo 24 metri con testata atomica.

Laura Aprati

https://www.rainews.it/articoli/2022/10/nato-il-sottomarino-russo-belgorod-testa-il-siluro-poseidon-che-provoca–uno-tsunami-radioattivo-1dd7b0ad-917e-41d3-9699-3e3a975efa24.html
Un’informativa dell’intelligence della NATO, citata da Floriana Bulfon di Repubblica,  parla del sottomarino  k-329 Belgorod che potrebbe essere stato protagonista  del sabotaggio di Nord Stream.

E la Nato risponde: “Non commentiamo presunte fughe di notizie o dettagli di intelligence”. Lo dice un ufficiale della Nato interpellato sulle notizie sull’esistenza di un’informativa dell’Alleanza secondo la quale il sommergibile russo Belgorod potrebbe voler testare il missile Poseidon nel mar Artico. Quanto al “sabotaggio” al Nord Stream, “è importante che le indagini in corso stabiliscano tutti i fatti”. Gli alleati Nato stanno scambiando informazioni, anche con Finlandia e Svezia”, e “intensificando la cooperazione per proteggere le infrastrutture energetiche critiche. Questo include il sostegno per la Norvegia da Regno Unito, Francia e Germania”.

Il sottomarino è operativo da luglio e avrebbe il compito di testare il siluro Poseidon, una testata nucleare che può arrivare a viaggiare per diecimila chilometri. Ed esplode nella vicinanza della costa provocando uno tsunami radioattivo, come le famose “bombe zar” di Krushov ( testate nel lontano 1961). Il missile potrebbe avere gli stessi effetti dei missili balistici intercontinentali (come  Satan II). 

La notizia del report della Nato distribuito agli alleati  fa pensare che ci si prepari anche ad una possibile opzione di attacco nucleare da parte della Russia.

“L’atomica per Vladimir Putin  è l’ultimo atto. Rischia il golpe”, dice il suo ex ghostwriter Abbas Galljamov in un’intervista Repubblica.

Mentre Vlad Mykhnenko, professore a Oxford ed esperto di Russia, dice che a quel punto gli Usa potrebbero scendere in campo.

Il sottomarino K-329 Belgorod è tornato a immergersi nei mari artici con tutta probabilità per testare i siluri Poseidon,  in codice “Status-6”. Gli Stati Uniti, d’altra parte, hanno attivato una rete di satelliti per avvisare della partenza di siluri che, secondo quanto anche riportato da Navalnews, nel giugno 2021,  all’accensione dei motori registrano un calore fortissimo. Il super-siluro potrebbe essere stato progettato proprio per emettere calore e viaggiare silenzioso prima di raggiungere l’obiettivo. 

Il sottomarino K-329 Belgorod è stato inaugurato il 23 aprile 2019, è lungo 184 metri e largo 15, può navigare in immersione a circa sessanta chilometri orari e con un’autonomia senza confini. Si stima che possa rimanere 120 giorni senza tornare in superficie.

E’ stato segnalato alle porte dell’Artico. In una serie di test segreti legati al Poseidon: un siluro lungo 24 metri con una testa atomica, con tutta probabilità,  di due megatoni. “Si tratta di una categoria di arma completamente nuova – ha scritto nel 2021 l’esperto H.I. Sutton -. Obbligherà a cambiare la pianificazione delle marine occidentali, portando a definire nuovi requisiti e nuovi mezzi per contrastarla”.

Lo sviluppo di “Status-6” va avanti da anni, alcune fonti parlano dal 2015, e pochi ritengono che il super-siluro possa già essere operativo, 

Il solo annuncio del test però ha ripercussioni sull’Occidente perché attualmente è un’arma per la quale non esistono difese.