Articolo di Marina Donnarumma 7 dicembre 2022.

Quando scrivo i miei articoli, cerco di adoperare un linguaggio semplice, non ad esempio il politichese, ma un italiano chiaro per tutti. Nei miei articoli voglio arrivare a tutti, d’impeto, nel cuore. Una del popolo come me, che parla al popolo, non come esperienza di manager, di politica, non tavole rotonde con elite che non sa quanto costa un litro di latte, quanta fatica fare la spesa. far quadrare il bilancio, che non quadra mai. Spesso ho una rabbia impotente che mi assale, l’ingiustizia di un mondo che fa una scrematura, tra la gente, provocando ingiustizie, talmente palesi, che vorresti fare il Robin Hood della situazione.

Dovunque ti giri storie di malasanità e corruzione, noi siamo il popolo del ” tira a campà”, questa cosa mi fa inorridire, fino a che non capita in primissima persona. Può un malato di tumore o di altre patologie gravi aspettare? come è possibile, che se vuoi fare un ecografia, nello stesso ospedale ci vogliono anni, e sei costretto, se ci riesci a ricorrere al privato? Dicevo che nello stesso ospedale dove richiedi di urgenza un ecografia e ci vogliono mesi e mesi, il pomeriggio stesso, lo stesso ospedale nome e cognome, te la può fare privatamente. Il mattino con la sanità pubblica non è possibile, il pomeriggio privatamente si. Se hai fretta e rischi la vita, paghi.

Vogliamo parlare poi della visita intramoenia presso gli ospedali pubblici? lo stesso medico che fa prestazioni sanitarie pubbliche, fa prestazioni private presso lo stesso ospedale, in questa splendida occasioni, per i poveracci, ci guadagna il medico e l’ospedale.

Come può una persona ricorrervi, quando ha una pensione minima, se ce l’ha pure ,e curarsi? Quanta tenerezza nelle fragilità degli anziani, che pur usufruendo di una minima pensione arrivano a pagare anche 150 euro per una visita intramoenia. Ma come non si vergognano! La scelta ovvio che ce l’hai, non ti curi e crepi

Sappiate che curarsi è un lusso per pochi. Ad esempio tutte le malattie patologiche e dico tutte, provocano anche altri danni, provocati dalla stessa malattia, la sanità pubblica non li annovera nei ticket, per questa medicine si possono spendere anche e oltre duecento euro al mese. Volete inalberarvi? volete fare esclamazioni di sorpresa e protesta? Si giusto , è la cosa giusta.


larepubblica

La sua bambina ha sofferto di una rara malattia, perciò ha dovuto sottoporsi a controlli sanitari periodici. E per Cira Maniscalco, palermitana, l’unica soluzione è stata rivolgersi ai privati: “In ospedale mi avevano dato appuntamento dopo sei mesi per un elettroencefalogramma. Mia figlia ha avuto un tumore nasale e non poteva aspettare. Che dovevo fare? Ho pagato 250 euro e dopo due giorni avevo già il referto in mano”.

Per garantire le cure alla piccola, però, la signora Maniscalco ha dovuto chiedere un finanziamento da 30mila euro a una banca. Da anni si scontra con le liste d’attesa bibliche della sanità pubblica che spingono tanti siciliani a pagare visite ed esami di tasca propria o, peggio, a rinunciarvi.

L’articolo completo di Giusi Spica su @repubblica_palermo
#sanità

… Io avevo un nodulo al seno, qualche anno fa, e i medici sospettavano tumore. Sono andata a prenotare l’ecografia mammaria con l’impegnativa in mano (era maggio) e la risposta che ho ottenuto è stata: “Va bene a gennaio? O sennò in privato la fai oggi pomeriggio”… Ovviamente avevo fretta quindi ho dovuto pagare tutto…

Cosa posso altro aggiungere? Esistono miliardi di storie come quest’ultime, non tutte finiscono bene, la disperazione, la sofferenza hanno un costo? Certo hanno un costo, per questo non è per tutti, tutto viene monetizzato, perfino la morte e la salute in vita.

Ci scandalizziamo mentre viviamo in mezzo al caos, alla corruzione e all’irrisolto? No, ovviamente, noi ” Tiriamo a campà”.

7 dicembre 2022. Articolo di Marina Donnarumma