Spesso mi ritrovo a chiudere gli occhi… fare un profondo respiro e incominciare a fantasticare.. a immaginare di sentire quel calore e quel profumo della mia cara mamma Maria morta 4 anni fa di Alzheimer… Bastava abbracciarla… stringerla delicatamente e sentire il suo inconfondibile profumo che mi inebriava e mi infondeva tanta pace..
Dopo la sua morte scrissi questa lettera che voglio riportare cercando ancora una volta di sentire il suo calore e il suo profumo.

“Con la malattia di mamma, malata di Alzheimer, ho dovuto imparare tante cose……. A conviverci… A non arrabbiarmi… A lavarla… A metterla i pannoloni… A frullare il cibo… A imboccarla…
Si impara…. Si cerca di imparare a capire se ha freddo, caldo, fame o sete, ad accettare i suoi silenzi, il suo sguardo assente, ad abbracciarla e baciarla senza essere ricambiata….
Si impara a dirle ti voglio bene sempre e comunque..
si impara a ringraziare i dottori che dimostrano pazienza e disponibilita’……
ma.. ma non si impara mai a non averla piu’…”


A tutti I malati di Alzheimer, ai loro familiari..a tutte le mamme che non ci sono più e alla mia cara mamma.
Giuseppina