La poesia “Cicatrici della vita” è un’opera intensamente emotiva che esplora le profondità del dolore e il segno indelebile che lascia sulla psiche umana. Il poeta utilizza immagini potenti e una metaforica vivida per trasmettere il senso di alienazione e perdita che accompagna le ferite emotive.

La poesia si apre con l’immagine del poeta “perso nel profondo,” un’espressione che evoca immediatamente la sensazione di essere sommersi dai sentimenti di tristezza e isolamento. Questa solitudine è rafforzata dalla descrizione di sé come “invisibile per il mondo,” una figura quasi spettrale che fluttua ai margini dell’esistenza sociale e emotiva.

L’uso della cenere “dispersa dal vento” simboleggia la trasformazione del dolore in qualcosa di meno tangibile ma ancora pervasivo, suggerendo un senso di fatalità e di perdita irrecuperabile. Il dolore che “consuma come un fuoco lento” è una metafora efficace che illustra come il dolore possa essere un processo costante e insidioso, erodendo lentamente l’essenza stessa dell’individuo.

L’autore parla delle proprie cicatrici con un misto di rassegnazione e sfida, accettando queste marcature come una testimonianza visibile delle proprie battaglie interne. I “mille parti di me in un sonetto” alludono alla frammentazione del sé a seguito delle esperienze dolorose, ma anche alla capacità della poesia di racchiudere e dare forma a questa frammentazione.

La rivelazione che anche i sogni, un tempo rifugi sicuri, sono diventati “un luogo da cui scappare” è particolarmente toccante. Questo capovolgimento dei ruoli tradizionali di sogno e realtà riflette un profondo senso di disillusione e di smarrimento. I “rimpianti” paragonati a “foglie lasciate ad essiccare” sono immagini che evocano decadimento e trascuratezza, suggerendo che ciò che una volta era vitale e verde ora è diventato secco e vuoto.

In sintesi, “Cicatrici della vita” è una poesia che cattura con efficacia la lotta per trovare significato e speranza in mezzo alla sofferenza. È un’esplorazione cruda della condizione umana che lascia il lettore con una profonda risonanza emotiva e una riflessione sulla resilienza dello spirito umano di fronte alle avversità.

Cicatrici della vita, di Marco Fabio

Oramai perso nel profondo,
resto invisibile per il mondo.
Cenere cupa dispersa dal vento,
il dolore consuma come un fuoco lento.
Mille parti di me in un sonetto.
Vedi le cicatrici che porto in petto.
Anche i sogni, Il mio rifugio.
Sono ormai un luogo da cui scappare
i rimpianti foglie lasciate ad essiccare.

autore dipinto Silvia Steliana Nastasa