La riserva naturale Isola Boschina, è un’area naturale protetta situata nel fiume Po, nel territorio di Ostiglia in provincia di Mantova.

L’isola Boschina vista dall’alto ha la forma di un chicco di riso

È piccola in assoluto, ma è grande per le dimensioni delle terre emerse dall’alveo del fiume, copre una superficie di 39 ettari: conosciuta da secoli, dovrebbe essersi formata per accumulo di materiali sabbiosi e detriti nel fiume. Sul quando non c’è certezza.

Quale sia l’età dell’isola Boschina con certezza non si sa, quel che conta per noi contemporanei è che da qualche tempo è tornata visibile: ed è un luogo che oltre ad offrire a noi una natura rigogliosa in cui rilassarci, è anche un prezioso habitat e un fondamentale rifugio per molte specie animali autoctone. In questo angolo di paradiso infatti vivono: ricci, lepri, donnole, faine e sostano volatili quali picchi, aironi, e anche il nibbio.

Sull’isola Boschina è presente un piccolo nucleo edilizio, detto “la corte“, costruito sull’isola alla fine del XIX secolo, costituito da una villa in stile neoclassico,

un fabbricato rurale con lungo porticato ed una piccola struttura che comprende:

un forno, la colombaia, la conigliera, la porcilaia e il pollaio, corredata da una piccola meridiana.

Molto caratteristiche e simpatiche sono anche le sculture in legno che vi accompagnano lungo i vari sentieri dell’isola.

Per realizzarle vengono utilizzati tronchi di alberi caduti col tempo sull’isola o lasciati dal fiume dopo un periodo di piena.

L’isola Boschina risulta appartenere nel ‘600 alla Mensa Vescovile di Mantova, (una istituzione ecclesiastica), che a partire da quel secolo la affidò in “feudo onorifico” a diverse famiglie nobili mantovane, tra le quali i Gonzaga di Vescovato, i Mainoldi ed infine i Nonio, che successivamente ne acquisirono la proprietà. Passò di mano in mano fino alla morte del generale Dandolo Battaglini, che la lasciò, nel 1968, all’Opera Pia Civile di Ostiglia.

Negli anni Settanta fu di Gian Battista Meneghini, che la donò alla moglie, la celebre soprano Maria Callas, dove trascorse pochissimi giorni durante il periodo estivo.

Arrivare sull’isola Boschina a piedi, senza imbarcazione, è più semplice in inverno quando “il fiume è in magra e la spiaggia ricompare unendo l’isola alla terraferma, gli aironi cacciano nelle acque basse della lanca, e si ode in lontananza il gracchiare della cornacchia” oppure d’estate, “quando il fiume è in magra e la spiaggia ricompare unendo l’isola alla terraferma, gli aironi cacciano nelle acque basse della lanca, in cielo volteggia il nibbio bruno, e nel bosco risuonano i canti della cinciallegra, della capinera e del rigogolo, il ticchettio del picchio rosso e la “risata” del picchio verde”.

È la natura che ci insegna la vita.

In autunno e in primavera il fiume si riprende la terra e il sentiero, dovrete quindi prendere una barca per visitare la splendida isola Boschina.

Ti ricordo che sull’isola non sono ammessi i cani nemmeno al guinzaglio (essendo riserva naturale), l’area dell’isola Boschina è videosorvegliata.

Non mi resta che augurarti una buona visita ed una piacevole gita fuori porta!

📸 Tutte le fotografie che trovi in questo articolo sono state scattate da me.