La giovane donna corre a perdifiato, imboccando strade una dopo l’altra; ha una capacità atletica e di resistenza notevole, e Ted se ne avvede facendo fatica a starle dietro. A un tratto la donna si infila in un vicolo cieco. L’investigatore la raggiunge col fiatone.
– Fine della corsa – dice l’uomo con velato compiacimento. – Sei finita in gabbia da sola. –
– Può succedere di perdere la bussola – replica “Minnie”.
– Già; a dire il vero non me l’aspettavo un simile regalo … –
– Cosa vuoi fare? Non sei uno sbirro. –
– Avete rapinato la mia banca … diciamo che ci sono rimasto male. –
– La tua banca? Sei proprietario di una banca? – dice con sottile ironia la donna.
– Spiritosa! – Certo che no! Lì dentro conservo i miei risparmi, capisci cosa voglio dire? – risponde Ted.
– No. –
– Lasciamo perdere – l’investigatore tira fuori dalla fondina la sua pistola. – Avrei preferito che al tuo posto ci fosse “Topolino”, ma va bene lo stesso. –
– Non mi sparerai. –
– Non ho nessuna intenzione di spararti, a meno che tu … –
– Dovrai farlo. –
– Cosa? –
– Sì, se vuoi prendermi non hai altra scelta, devi premere il grilletto, ora o mai più. –
– Cos’hai in mente? –
La donna l’osserva sotto la maschera, in silenzio per alcuni secondi, poi spinge una porticina in metallo ed entra velocemente, richiudendola, facendo scattare il meccanismo della serratura. Ted reagisce prendendo a calci la porta sperando che con la forza d’urto possa cedere, cosa che avviene dopo un preciso colpo di pistola. L’uomo entra nell’immobile e, seguendo un percorso fatto di corridoi, esce dal retro, in tempo per assistere impotente mentre “Minnie” viene accolta sulla coupé rossa di “Topolino”. Il braccio armato rimane teso puntato sulla vettura ormai fuori bersaglio, fino alla sua inevitabile scomparsa.
