Arrivati in Inghilterra, Nelson fu accolto dal popolo come un eroe, mentre Emma ebbe un benvenuto più freddo anche perché riusciva a malapena a celare la sua gravidanza. .

Emma non era mai stata infedele a Sir William da quando era diventata la sua amante nel 1787 e poi sua moglie quattro anni dopo. Anche Nelson, a modo suo, era stato fedele a sua moglie, cioè nella maniera in cui all’epoca veniva considerata la fedeltà maschile: frequentare solo prostitute.
Nelson ed Emma condividevano un temperamento molto emotivo, una grande energia, ambizione e fame di fama. Le loro emozioni erano state intensificate dalla fuga da Napoli e dalla lotta contro i francesi e la conseguenza fu che i due si innamorarono.

Adesso Emma era incinta di circa sette mesi del figlio di Nelson, ma cercava di nascondere il suo stato indossando gli abiti a vita alta che erano di moda al tempo.

Quando la moglie di Nelson la vide, si rese immediatamente conto delle sue condizioni, e la cosa la rese profondamente infelice. Tuttavia non era assolutamente disposta ad accettare quella relazione e interpretare la parte del coniuge compiacente come stava facendo Sir William.

Negli ultimi sette anni Frances Nelson aveva visto il marito solo per sette mesi ed era stata apparentemente all’oscuro del suo tradimento. Aveva persino iniziato uno scambio epistolare con Emma, arrivando a scrivere ad un amico: “La gentilezza, l’attenzione e la vera amicizia di Sir W. e Lady Hamilton sono state davvero grandiose proprio come la tua.”
Poi piano piano si era resa conto che, per il marito, Lady Hamilton era diventata qualcosa di più che una semplice amica premurosa.

Quando arrivarono in Inghilterra, quasi tutti erano a conoscenza della loro relazione e la buona società ne era scandalizzata.
Lady Nelson doveva seguire i tre mentre partecipavano a feste e assistevano a spettacoli teatrali e dopo due settimane di questa vita impossibile, un ulteriore riferimento fatto dal marito alla “cara Lady Hamilton” fece traboccare il vaso.
Alcuni storici dicono che gli diede un ultimatum:
“Devi rinunciare a lei o a me”, al che l’uomo, infuriato, ribatté:
“Attenta, Fanny, a quello che dici. Ti amo sinceramente, ma non posso dimenticare i miei obblighi verso Lady Hamilton né parlare di lei se non con affetto e ammirazione.”

Decise quindi di separarsi dalla moglie, e non la rivide mai più. Fanny aveva il cuore spezzato, ma non si rendeva conto che era stata esclusa dalla vita del marito, e, quando fu in mare, continuò a scrivergli come se nulla fosse accaduto e a inviargli, come era solita fare, copie dei giornali britannici.

Cercò in vari modi di giungere a una riconciliazione e continuava a ripetergli la sua disponibilità a perdonarlo, arrivando al punto di credere di essere lei la responsabile della freddezza che si era instaurata tra loro. Anche la maggior parte dei famigliari e degli amici di Nelson sembrava incoraggiarla a perseverare nei suoi tentativi di riconquistare il marito, ma le sue offerte furono sempre respinte, con crescente asprezza.

Emma, da parte sua, iniziò a metterla in ridicolo e, da quel momento in poi, fece tutto il possibile per infangarne il nome.
La derideva usando il crudele soprannome di ” infame Tom Tit” riferendosi al suo modo di camminare. Lady Nelson soffriva infatti di reumatismi alle gambe ed era costretta a camminare in modo un po’ goffo come un uccello, una cincia. (titmouse).
Cercò anche di infangarne l’immagine definendola “… una donna astuta molto malvagia … una malvagia falsa spietata disgraziata che rendeva i giorni di Nelson miserabili e le notti infelici”.

Emma lavorò sodo per far emergere la sua versione della storia, quella in cui Frances era la cattiva e, nonostante la cautela di alcuni storici, questa è la versione di parte che appare ancora in alcune biografie.

Nel 1801, poco dopo essere tornato in Inghilterra, Nelson fu rispedito in mare: l’Inghilterra sembrava desiderosa di allontanarlo da Emma Hamilton e lui sembrava ansioso di tornare in mare, lontano dalla crescente complessità della sua vita privata.

continua

Immagine: “Rear-Admiral Sir Horatio Nelson” by Lemuel Francis Abbott – 1799 – Royal Museums Greenwich