dal 10 al 12 novembre

STIVALACCIO TEATRO

IL MALATO IMMAGINARIO

L’ultimo viaggio

Soggetto originale e regia Marco Zoppello

Con, in ordine alfabetico Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori,

Stefano Rota, Marco Zoppello

scenografia di Alberto Nonnato

costumi di Laura Salvagnin

disegno luci di Paolo Pollo Rodighiero

maschere di Roberto Maria Macchi

produzione: StivalaccioTeatro / Teatro Stabile del Veneto

realizzato con il sostegno di 70° Ciclo di Spettacoli Classici

debutto Teatro Olimpico di Vicenza – 27 e 28 settembre 2017

Assistente alla regia Giulio Canestrelli / realizzazione costumi Antonia Munaretti / realizzazione parrucche laboratorio “Carlotta” – Venezia / calzature Aldo Biasibetti / datore luci Matteo Pozzobon / responsabile di produzione Federico Corona / foto di Serena Pea /

progetto grafico Caterina Zoppini

17 Febbraio 1673. La quarta recita de Il malato immaginario è a rischio, tra i lavoratori del Palais Royal si parla di annullare lo spettacolo, il Maestro non è dell’umore per andare in scena. Ma la compagnia dello Stivale non ci sta, ed irrompe nel teatro pronta a reclamare la paga giornaliera, spinti dallo spettro della fame, sempre dietro l’angolo. L’insistenza dei tre commedianti è inarrestabile, Molière è costretto a cedere: lo spettacolo deve continuare! A complicare la situazione un ritorno inaspettato: Madeleine Poquelin, figlia di Molière, fuggita dal convento Romano dove era stata rinchiusa. Prende il via la celebre ed esilarante storia del Malato Argante, vecchio ipocondriaco che, tra purghe e salassi, va dissipando la propria fortuna. Tra le astuzie della serva Tonietta si intessono e si cantano gli amori ostacolati della dolce Angelica con il giovane Cleante, il tutto sotto l’occhio di Belinda, seconda moglie di Argante, intenta ad accaparrarsi la fortuna del vecchio marito. È una recita particolare, quella che si rappresenta al Palais Royal quella sera, tra i lazzi, le improvvisazioni e le maschere grottesche dei Commedianti le ombre si allungano sui fondali dipinti, i bagliori delle candele si affievoliscono rischiando di spegnersi al primo soffiare del vento. Il Malato Immaginario è una farsa perfetta. Molière, da veterano della risata, costruisce nell’ultima sua opera una macchina teatrale inattaccabile, tratteggiando personaggi classici e moderni allo stesso tempo. Egli mette in scena la forza e vitalità dell’amore giovanile contrapposta con la più grande paura dell’umano: il passare del tempo. Un ultimo viaggio, ancora una volta, tra la polvere del palcoscenico, le corde, i tiri e i contrappesi. Un inno alla vita, alla risata e alla bellezza, cantato dai saltimbanco, condito di una farsa feroce, intrisa di amore per il pubblico. I testi diventano, nuovamente, pre-testi, condizioni di partenza per spiccare il salto nell’universo molieriano, giocandoci, improvvisandolo, cantandolo, mimandolo nel gioco pià totale del teatro, che deve essere vivo, estemporaneo

e tangibile quanto la Commedia, specchio incrinato dell’umano.

DALLA STAMPA

«Così, come per i loro illustri predecessori, tutto si gioca negli scarti tra i momenti della storia e quelli della messa in scena, tessuti su una trama calibratissima di gestualità e mimica, sulla davvero formidabile presenza degli interpreti e con una sapiente interazione con il pubblico. Ed è davvero sorprendente il livello raggiunto.» (Antonio Audino – Il Sole 24 ore)

«Grande il ritmo, la velocità d’esecuzione, la brillante e spumeggiante alchimia tra l’allegra ciurma, la grande gioia di regalare sorrisi e buon tempo, quella grande bellezza del fare teatro per il gusto intimo, non fine a se stesso, dell’applauso come dono, come scambio, condivisione del grande rito collettivo del teatro, del racconto popolare, dell’incontro.» (Tommaso Chimenti – Recensito.it)

«Ricco di ritmo, di improvvisi e d’una comunicativa che si travasa sugli spettatori, il racconto viaggia a meraviglia grazie agli estri aguzzi di Sara Allevi, Anna De Franceschi, Michele Mori, Stefano Rota e Marco Zoppello, cui va pure ascritta una regia che l’Olimpico accoglie volentieri. Così come il pubblico.» (Antonio Stefani – Il Giornale di Vicenza)

BIGLIETTI

10-11 novembre ore 20 da euro 15

12 novembre ore 16 da euro 15

ORARI BIGLIETTERIA

La biglietteria è aperta da martedì a venerdì dalle ore 14 alle ore 17

ed un’ora prima di ogni spettacolo

TEATRO SAN BABILA

Corso Venezia 2/A – 20121 Milano

Telefono 02 46513734 – info@teatrosanbabilamilano.it

http://www.teatrosanbabilamilano.