“Sulle Pendici dell’Altro” di Lucia Triolo è un’opera poetica che sfida le convenzioni e offre una prospettiva fresca e vibrante sulla vita e sul mondo che ci circonda. La prefazione di Flavio Almerighi introduce in modo eloquente il cuore e l’intento di questa raccolta di poesie, sottolineando l’importanza dell’osservazione e della spontaneità nel processo creativo dell’autrice.

La Feltrinelli

Le poesie di Triolo trasudano di una profonda sensibilità e di una percezione acuta del mondo. Con uno sguardo intenso e senza compromessi, l’autrice esplora tematiche complesse, spaziando dall’amore alla natura, dalla socialità alle emozioni più intime. La bellezza di questa raccolta risiede nella capacità di Lucia Triolo di catturare l’essenza delle esperienze quotidiane attraverso una lente poetica.

La prefazione di Almerighi suggerisce l’approccio visuale dell’autrice nel comporre queste poesie, sottolineando la prontezza e la naturalezza con cui Triolo cattura il mondo che la circonda. La sua prosa poetica è vivida e dettagliata, dipingendo immagini che si stagliano con chiarezza nella mente del lettore.

Le poesie di “Sulle Pendici dell’Altro” offrono un invito a osservare il mondo con occhi nuovi, a contemplare le sfumature spesso trascurate della vita quotidiana. Lucia Triolo crea un dialogo profondo tra l’autore e il lettore, coinvolgendolo in un viaggio emotivo e intellettuale attraverso la sua visione unica e potente del mondo.

In conclusione, questa raccolta è un’ode alla bellezza delle piccole cose, un inno alla sensibilità umana e un invito a esplorare la complessità della vita attraverso lo sguardo poetico di un’artista che abbraccia il mondo con curiosità e sincerità. “Sulle Pendici dell’Altro” è un’esperienza che rimane impressa nell’anima del lettore, suscitando emozioni profonde e riflessioni durature.