Roma, 6 marzo – Un nuovo studio presentato oggi dalla Fondazione per la Sostenibilità Digitale ha rivelato che il 60% di un campione di CISO, CIO, docenti e ricercatori universitari ritiene che gli Stati debbano investire in cybersicurezza favorendo gli attori nazionali. Allo stesso tempo, il 57% pensa che per garantire la sostenibilità, le aziende che forniscono sistemi e soluzioni per la cybersecurity dovrebbero essere indipendenti da ingerenze di stati esteri.

Il rapporto, intitolato ‘Sicurezza Informatica e Sostenibilità Digitale’, è stato presentato alla Camera dei Deputati e affronta le complesse intersezioni tra sicurezza digitale e sostenibilità. I risultati della ricerca hanno individuato tre aree tecnologiche prioritarie che impattano oltre la metà degli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’Organizzazione delle Nazioni Unite: Integrazione tecnologica, privacy e sovranità digitale.

Il presidente della Fondazione per la Sostenibilità Digitale, Stefano Epifani, ha commentato: “Viviamo in un’era in cui il digitale permea ogni aspetto della nostra vita e ogni interazione. Questa realtà aumenta di fatto in modo esponenziale la superficie d’attacco dei sistemi e rende la cybersecurity una componente imprescindibile di ogni strategia di digitalizzazione.”

Il rapporto esplora le relazioni tra sicurezza digitale e sostenibilità, stabilendo priorità chiare e proponendo un quadro di riferimento per una cybersecurity sostenibile. Stefano Epifani ha sottolineato l’importanza di considerare la sostenibilità come un obiettivo globale e imperativo per tutti gli attori della società.

La ricerca ha coinvolto focus group con una rappresentanza eterogenea di esperti, tra cui CISO, CIO, docenti e ricercatori universitari. Il fondatore di Gyala, Nicola Mugnato, ha sottolineato il ruolo della tecnologia come elemento abilitatore e attuatore della sostenibilità, ribadendo l’importanza di guardare alla sovranità digitale, all’integrazione tecnologica e alla privacy come elementi competitivi.

L’onorevole Pino Bicchielli ha dichiarato che la cybersecurity è diventata un tema centrale nel paese, e la commissione Difesa ha costituito un comitato apposito. Ha evidenziato come la convergenza tra Sicurezza Informatica e Sostenibilità sia fondamentale, insieme al tema della sovranità tecnologica.

Le Tre Aree Prioritarie:

  1. Integrazione Tecnologica IT/OT: Con lo sviluppo delle tecnologie IoT (Internet of Things), l’integrazione tra le componenti digitali dell’IT e quelle fisiche dell’OT diventa cruciale. Gli intervistati ritengono che ciò sia fondamentale per supportare la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
  2. Privacy: La sicurezza informatica deve essere perseguita nel rispetto della privacy degli utenti, impattando principalmente sulla sostenibilità sociale ed economico-ambientale.
  3. Sovranità Digitale: Gli Stati devono regolare ed esercitare il governo della tecnologia e dei servizi, garantendo la sicurezza informatica come elemento critico per la sostenibilità economica e sociale.

Il rapporto conclude sottolineando che la gestione della sicurezza del paziente nel rispetto della privacy è fondamentale, e che la convergenza tra Sicurezza Informatica e Sostenibilità è un imperativo per affrontare le sfide contemporanee.