Davide Morelli, in “Due parole sulla mia collaborazione ad Alessandria Today e su perché è meglio scrivere qui che pubblicare libri…”, offre un’introspezione profonda e personale sul suo percorso di scrittore nel contesto digitale odierno. La sua esperienza come collaboratore di Alessandria Today dal settembre 2021, periodo durante il quale ha prodotto circa 300 post tra articoli, riflessioni e racconti brevi, diventa la tela su cui dipinge un quadro più ampio della scrittura e della pubblicazione nell’era digitale.

Morelli, con una produzione letteraria che spazia tra blog culturali, testate giornalistiche online e siti letterari, oltre alla gestione di due blog personali, si distingue per la qualità e l’originalità dei suoi contributi, sottolineando la sua scelta di offrire materiale inedito e l’esclusiva a Alessandria Today. La riduzione della frequenza dei suoi post, da uno ogni due giorni a uno ogni dieci, non è segno di un calo di interesse, ma piuttosto l’effetto di un carico di impegni crescente. Tuttavia, è proprio attraverso Alessandria Today che Morelli si sente più produttivo, riconoscendo il sito come una piattaforma di primo piano per la sua espressione creativa.

La riflessione di Morelli si estende ben oltre la sua esperienza personale, toccando temi universali quali il valore della scrittura digitale rispetto alla pubblicazione cartacea. Contrariamente a quanto alcuni possano pensare, Morelli non scrive per la gloria postuma, ma per passione, sfogo e vocazione. La scrittura per lui è un modo per chiarire pensieri e sentimenti a se stesso, oltre che un impegno costante verso il suo pubblico.

Sottolinea l’importanza della visibilità che piattaforme come Alessandria Today offrono, con i suoi almeno 15000 visitatori giornalieri, contrapponendola al “falso mito” della legittimazione culturale che circonda la pubblicazione cartacea. In un’epoca in cui chiunque può pubblicare un libro a pagamento con una piccola casa editrice, Morelli argomenta che blog culturali, siti letterari e testate online siano in realtà più selettivi e, per certi versi, offrano una maggiore legittimità agli scrittori.

Inoltre, Morelli sostiene che scrivere articoli o riflessioni quasi ogni giorno richieda una creatività e un impegno maggiori rispetto alla scrittura di un volume di poesie ogni quattro anni, mettendo in discussione la nozione tradizionale secondo cui la vera scrittura sia confinata alla forma cartacea. L’autore conclude con un saluto ai suoi lettori e un invito implicito a considerare il valore e l’importanza della scrittura e della pubblicazione nel contesto digitale odierno.

In sintesi, “L’era digitale della scrittura” è un’esplorazione onesta e illuminante del panorama letterario digitale da parte di un autore che ha sapientemente navigato le sue acque. Morelli non solo celebra i vantaggi della pubblicazione online per l’autore moderno, ma invita anche a una riflessione più ampia sul significato e sul valore della scrittura nell’era digitale.

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