Il tempo della festa è, come ci ricorda Furio Jesi, una «sospensione del tempo storico», «un tempo di qualità inconsueta», dove ogni avvenimento sembra accadere qui e ora, ma per sempre. Il Centro delle Donne e l’Associazione Orlando di Bologna hanno deciso di aprire un piccolo spazio di tempo festivo in occasione del solstizio di primavera e della giornata mondiale della poesia, non per dimenticare fuori la contemporaneità, perché le poete invitate – tutte operative su Bologna – parlano non solo di natura, della potenza della parola e del suono, ma anche di guerra, di violenza, di rabbia, di lutto, bensì per celebrare la creatività che anche in questo settore anima la città. Festeggeremo quindi libri usciti da poco, come quello di Leila Falà (Rumore di fondo, puntoacapo 2023), di Loredana Magazzeni (Nella tempesta presente, Seri editore 2023), di Yuleisy Cruz Lezcano (Di un’altra voce sarà la paura, Leonida 2024) e di Francesca Del Moro (L, Gattomerlino 2024). Ma anche la voce di autrici che hanno prodotto libri un po’ più “vecchi”, come Diletta D’Angelo che ha debuttato con l’esplosivo Defrost (InternoPoesia 2022), Marilena Renda che ha pubblicato Fuoco degli occhi (Aragno 2022) e Graziella Sidoli che ha raccolto la sua produzione in Il male nei tigli (puntoacapo 2021). Avremo anche il piacere di ascoltare Anna Franceschini (Pietre da taglio, Kurumuny 2021) e Roberta Sireno (Senza governo, Raffaelli 2016), che raramente si mettono al centro della scena, mentre da tempo generosamente si adoperano per diffondere la scrittura delle altre nella rassegna Una come lei, a cura della Biblioteca italiana delle donne di Bologna creando un luogo raccolto, esclusivo e inclusivo per avvicinare alla poesia e al fare poesia. E non ci dimenticheremo di Daniela Maurizi, il cui felice esordio Attraverso le rapide (puntoacapo 2019) è stato funestato dalla chiusura delle iniziative di diffusione dall’esplosione della pandemia. Senza introduzioni critiche, senza rispetto dell’ordine alfabetico, senza gerarchie. Con la gioia di ascoltare l’Altra e riflettere insieme.

di Maria Luisa Vezzali