Sospeso tra la storia e la leggenda, il Castello del Principe, noto anche come castello di Sangineto, emerge maestoso nella provincia di Cosenza, a Sangineto Lido, dove il fiume Sangineto incontra il mare. Questa struttura del XV secolo, testimone silente di epoche passate, racconta storie di nobiltà e feudatari, di guerre e di pace.

Fondato dai conti Sanseverino di Bisignano, il castello rappresenta un gioiello dell’architettura militare del tempo, con le sue pietre locali legate da abbondante malta. La sua forma rettangolare è punteggiata da torri cilindriche, alcune ancora orgogliosamente merlate. Un tempo isolato dalle acque, era accessibile soltanto via un ponte levatoio, oggi sostituito da un manufatto in legno, testimone dei cambiamenti che anche il paesaggio circostante ha subito nel corso dei secoli.

Gli interni del castello nascondono un cortile interno rivolto verso il mare, introdotto nel XIII secolo, che porta con sé il respiro dell’aria salmastra. È possibile esplorare le storie alte delle mura attraverso scale biforcanti che svelano la complessità della struttura interna, con arcate che incorniciano spazi antichi.

Ogni finestra sulle pareti del castello racconta una storia diversa, ognuna unica nelle sue dimensioni e prospettive. La torre a sud porta i segni del tempo più di ogni altra, con i danni che ne hanno provocato il parziale crollo. Ma anche nella rovina si può leggere la gloria di un tempo.

Il cortile delle armi è un capolavoro di strategie difensive, con un punto di guardia che osserva l’orizzonte. Ma la sorpresa più toccante è nel secondo cortile, dove un ulivo piantato da prigionieri austriaci in segno di pace durante l’armistizio del 4 novembre 1918 ancora oggi estende i suoi rami verso il cielo, in un simbolo di speranza che oltrepassa le guerre e i conflitti.

Le cantine, le scuderie, la cappella gentilizia e il salone delle cerimonie parlano delle diverse anime del castello: luogo di vita quotidiana, di rifugio, di culto e di festa. Tuttavia, il castello non è solo un echi di ciò che fu; dagli anni ’60 è entrato in una nuova era come proprietà privata, portando con sé i misteri e i racconti di secoli.

In una visita al Castello del Principe, i visitatori possono ascoltare il susurrare delle onde che si infrangono su una storia che affonda le radici nella potenza dei Sanseverino e attraversa le epoche fino a toccare le nostre giornate. È un invito a viaggiare indietro nel tempo, per scoprire un capitolo affascinante della Calabria, custode di tesori inestimabili.

Dalla pagina Facebook: Viaggio in CalabriaCristina Sbano