Nascosto tra i sentieri della Val Trebbia, il piccolo borgo di Metteglia a Corte Brugnatella custodisce la sua gemma architettonica: la Chiesa di San Rocco, risalente al XVII secolo. Questa chiesa, posta a 1059 metri di altitudine, rappresenta non solo un patrimonio storico e culturale ma anche un esempio vivente della comunione tra fede e natura.

A dispetto dell’altitudine che potrebbe suggerire isolamento, Metteglia sfoggia una vitalità sorprendente. La chiesa di San Rocco, con la sua facciata color ocra che si staglia contro il cielo azzurro, sembra vegliare sul paese, testimone silenziosa di un passato ricco e di una comunità ancora legata alle proprie radici.

L’edificio sacro guarda verso il villaggio, leggermente distante, e questo aspetto le conferisce un’aura di solenne protezione. Il luogo non è affatto abbandonato, come dimostrano la cura e l’amore con cui viene mantenuto. È evidente che la comunità locale nutre un profondo rispetto per questo spazio, considerato un punto di riferimento spirituale e sociale.

Interessante è la scelta di includere nella cornice della chiesa, proprio davanti al suo sagrato, un recinto con delle caprette curiose. Questo dettaglio pittoresco aggiunge al luogo un senso di accoglienza e di vivacità, ricordandoci la continuità della vita che scorre, nonostante l’apparente immutabilità delle pietre millenarie.

Poco più in basso, il ciclo della vita agricola prosegue con le mucche che, come annota l’autore del post, sembrano pronte a dirigersi verso i pascoli. È questo scambio continuo tra la comunità e il suo ambiente naturale a rendere Metteglia un esempio di come il tempo e la tradizione possano coesistere armoniosamente con il ritmo moderno della vita.

Metteglia e la Chiesa di San Rocco ci ricordano come, in un mondo che cambia velocemente, ci siano ancora posti dove il tempo sembra rallentare, invitandoci a riflettere, a respirare profondamente e a riconnetterci con aspetti della vita troppo spesso trascurati.

Questa è l’eredità di Metteglia, un luogo dove il passato incontra il presente, dove la comunità trova forza nella propria storia e dove ogni pietra e ogni viale ha una storia da raccontare. Un invito, dunque, a riscoprire l’essenza più autentica della Valle delle Favole nella Pagina Facebook, dove ogni angolo è una narrazione, ogni sguardo un racconto, ogni respiro un inno alla vita.

Foto da: La valle delle favole pagina Facebook