Le ore di luce finalmente mi permettono di frequentare nuovamente uno dei miei posti del cuore: la pista di atletica.

Per qualcuno potrebbe sembrare ‘strano’ – considerando milioni di altri luoghi decisamente migliori in cui immaginare di essere -, ma le sensazioni uniche che riesce a trasmettere, sono molteplici e sfaccettate.

Possiamo così parlare di fatica, sudore, adrenalina, attivazione psico-fisica, disciplina e rispetto delle regole, senza però dimenticare il senso di libertà e aggregazione che si può respirare allenandosi in pista.

Ricordiamo che l’Atletica Leggera è uno sport olimpico costituito da varie discipline derivanti dai 4 movimenti fondamentali per l’uomo: camminare, correre, saltare e lanciare. L’Atletica olimpica è costituita da 27 gare suddivise in 5 discipline principali: le corse, la marcia, i salti, i lanci e le prove multiple.

Entrando più nello specifico, la pista è una struttura progettata specificamente per le competizioni e l’allenamento nell’ambito dell’atletica leggera e ricordiamo che sono gli impianti sportivi più comuni in Italia.

Tipicamente, risulta realizzata su substrati opportunamente induriti, con drenaggio di acqua piovana, cui posizionare un primo strato di sottofondo in granulo di gomma SBR ed un secondo strato di granulo EPDM.

Fondamentale, poi, è l’aspetto sicurezza in quanto la sua realizzazione deve certamente perseguire la ricerca della velocità, ma la ‘rigidità’ del tracciato non deve essere tale da rendere più facile incorrere in infortuni da stress o da sforzo prolungato.

Di solito è costituita da una superficie in ‘tartan’ o simile, che offre una superficie risulta così elastica e uniforme per correre, saltare e lanciare.

Ecco alcuni elementi chiave che dovrebbe avere una pista di atletica leggera:

  1. Superficie: la superficie di una pista di atletica leggera è progettata per essere resiliente e a basso impatto per ridurre il rischio di lesioni. Il ‘tartan’ è un tipo comune di superficie, ma ci sono anche altre superfici sintetiche in uso.
  2. Corsie: una pista standard ha generalmente otto corsie, ciascuna larga circa 1,22 metri. Le corsie esterne sono più lunghe delle corsie interne per compensare la differenza di angolazione. Le corsie sono numerate dall’interno verso l’esterno.
  3. Rettilinei e curve: le piste di atletica leggera hanno segmenti rettilinei e curve. La curva interna ha un raggio più stretto rispetto alla curva esterna per mantenere le distanze lungo il percorso.
  4. Marcature: una pista è spesso contrassegnata con linee e segni per indicare le distanze, come i metri e i centimetri lungo la pista per le corse di velocità, e i settori per i lanci e i salti.
  5. Settori: le aree specializzate lungo il bordo interno della pista, come il settore del salto in lungo, il settore del salto in alto e il settore del lancio del giavellotto, sono parte integrante della struttura.
  6. Zone di partenza: per le corse di velocità, ci sono aree designate per le partenze, come i ‘blocchi di partenza’ per le corse su distanze brevi.
  7. Equipaggiamento di sicurezza: le piste di atletica leggera sono spesso dotate di barriere di sicurezza, come barriere perimetrali e aree di sgombero, per proteggere i corridori e gli spettatori.

Le piste di atletica leggera sono utilizzate per una varietà di eventi, tra cui corse su distanze diverse (100 metri, 200 metri, 400 metri, ecc.), salti (salto in lungo, salto in alto, salto triplo) e lanci (giavellotto, disco, martello). Sono importanti strutture per lo sviluppo e la pratica dell’atletica leggera a livello competitivo e amatoriale.

E’ doveroso ricordare che la nostra città può vantare un campo di atletica leggera, recentemente ristrutturato e ripavimentato – un vero e proprio “fiore all’occhiello” per gli alessandrini -, che ospita numerosi eventi richiamando centinaia di atleti provenienti dall’intera Provincia e non solo per disputare gare nazionali ed internazionali.