Valeria Bianchi Mian: Femmina

Grazie Oubliette Magazine! Mi riporti in vista questa intervista! Oh yeah!

Femmina

Lo dico così, quasi poeticamente: Femmina è Mercurio incompleto, è la metà di un androgino, un errante spirito inquieto. Femmina è la penna d’uccello che Ermete ha perduto, è la “saggia parola di Eva” (C.G. Jung). Femmina è controparte, opposto pronto per l’alchemica congiunzione con il maschile, la Venere di Marte, la Luna del Sole. In ogni donna, la femmina è una parte importante – ha a che fare con i volti delle dee nel “Sé”, il centro della personalità di ogni donna, e può indubbiamente essere un abito ad hoc per un “Io” femminile. Ma in ogni donna c’è anche un compagno interiore, il principio maschile dentro di noi, quello che Jung chiama “Animus”. – Valeria Bianchi Mian 

Rubrica di Emma Fenu