Antonella Viola: Riaperture graduali, basate su priorità, ma il coprifuoco andava sostato di un ora
Condivido le scelte del governo: riaperture graduali, basate su priorità (la scuola) e rischio limitato (locali all’aperto).
Non sono però d’accordo sulla decisione di mantenere il coprifuoco alle 22: spostarlo solo di un’ora sarebbe stato importantissimo per i ristoratori, che avrebbero potuto contare su 2 turni di cena.
A fronte di un vantaggio tutto da discutere e dimostrare in termini di contenimento del contagio (ci sono persino discussioni sull’utilità in toto del coprifuoco, figuriamoci se possiamo dimostrare che 1 ora fa la differenza), il danno per le categorie coinvolte è certo e pesante.
E’ una decisione che ha un sapore moralistico più che scientifico.
Spostare il coprifuoco di 1 ora, alle 23, permetterebbe ai ristoratori che stanno investendo nelle strutture all’aperto di affrontare con maggiore fiducia la ripartenza. Così come aiuterebbe il mondo dello spettacolo, duramente colpito dalle restrizioni.
E non cambierebbe invece nulla dal punto di vista dei contagi, a patto che continuino i controlli. Sono piccoli passi che vanno incontro alle esigenze di tante persone e che farebbero la differenza.