Fu una lunga notte, Federica Sanguigni

Fu una lunga notte, contesa tra sospiri e parole, vedova di inutili maschere, all’ombra di un desiderio che tracciava sentieri sui quali tornare.

La luna fingeva indifferenza mentre si specchiava nel mare come una diva d’altri tempi. File di muti testimoni osservavano i sogni prendere forma nel buio, tra sguardi velati e carezze sussurrate rubando note a una musica lontana.

Le onde del mare parlavano una lingua antica che non chiedeva traduzione. Geometrie sconosciute prendevano vita tra sillabe spezzate, cristalli evanescenti piovevano silenziosi come fiocchi di neve in ritardo. 

L’alba tardò ad arrivare. 

Fu una notte lunga che attendeva la sua resurrezione. 

(Federica Sanguigni)