TU, DOV'ERI?
Tu, dov’eri?
E il nemico là fuori
e poi nemmeno il tempo
di raccontare l’ennesima bugia.
La luce si dissolve lentamente sulla terra
ed il sorriso fugge dalle labbra dei bambini,
anche il mio volto scavato
è quello di chi muore al fronte
nell’insano ritorno di conflitti e barbarie.
Mi hanno spogliato,
sospinto nei duri solchi dell’esistenza
avanzo lungo la strada
sorretto dall’eco di vecchi incanti
per non turbare il silenzio
sceso dopo il boato.
Tu dov’eri?
Ascolto il suono dei miei passi,
quelli dei bimbi spaventati,
aggrappati alle madri per trovare salvezza,
i crolli cigolanti delle case
nell’odore acre della morte.
Affondo nelle tasche le risa dell’infanzia,
i sonni spensierati che stento a ritrovare
tra cumuli di terra a seppellire i morti;
la guerra cresce sugli elmi insanguinati
e sulle catene dei vinti assoggettati.
E tu…dov’eri?
Assuntina Marzotta