Titolo “Come le rose disordinando l’aria” edito da Passigli nel 2015
Ricordi, Louis Amstrong, del giorno in cui viaggiammo per un corridoio di suoni che amavamo fino alla morte? Ricordi l’onomatopea che ci mise in salvo e che ci diede un trono d’un solo tratto? Sembra menzogna, Louis, amor mio, che abbiamo condiviso tante cose, tanti rami e un così grande numero di spume. Sembra impossibile, Louis, che tra di noi svaniscano le forme d’azzurro che ci accompagnavano; che tu, dardo, arma dell’angelo vivo, ti lanci dove nessuno potrà riconoscerti se non per l’allegria, per la tua voce duracina, per il tuo modo di prolungarti nella luce e crescere nell’aria. Non credo sia svanita dal mondo la folla di bagliori che ci seguiva. Bensì credo che si occultino nel tempo e che non saranno consumati. Tu, continuazione del fuoco, piedistallo della nube, desinenza di farfalla, oggi vai alla deriva tra farine e tra altre materie incorruttibili che ti serbano come serbano tutti i giusti, tutti gli incantevoli la cui bellezza viene da lungi e mai ci abbandona e si incendia tutti i giorni uguale all’altezza. Satchmo, amato fino alla musica, sognato fino all’arpeggio, le arpe di David e i loro bassi di rame ti stanno toccando l’anima e i clavicembali i capelli senza fine. Ricardo Wagner è in piedi, attendendoti in una terrazza di tetralogie, colma di fiori che muovono e crescono continuamente. Ricardo Wagner è in se stesso vedendo che giungi al dominio dei cristalli, armato della cornetta bastarda e del flicorno suonando un suono di vento, suonando come un tuono appena nato ed umido e perfetto. Ed io, ombra sonora del futuro, anch’io sono lì, sognata da due corpi trasparenti che si baciano e fondono e confondono nella grande terrazza di tetralogie, dove tutto è così chiaro come Dio e l’amore e gli alberi.
Sabato 10 luglio 1971, il giorno dopo la sua morte, Messico.
Ricordi, Louis Amstrong, del giorno in cui viaggiammo per un corridoio di suoni che amavamo fino alla morte? Ricordi l’onomatopea che ci mise in salvo e che ci diede un trono d’un solo tratto? Sembra menzogna, Louis, amor mio, che abbiamo condiviso tante cose, tanti rami e un così grande numero di spume. Sembra impossibile, Louis, che tra di noi svaniscano le forme d’azzurro che ci accompagnavano; che tu, dardo, arma dell’angelo vivo, ti lanci dove nessuno potrà riconoscerti se non per l’allegria, per la tua voce duracina, per il tuo modo di prolungarti nella luce e crescere nell’aria. Non credo sia svanita dal mondo la folla di bagliori che ci seguiva. Bensì credo che si occultino nel tempo e che non saranno consumati. Tu, continuazione del fuoco, piedistallo della nube, desinenza di farfalla, oggi vai alla deriva tra farine e…
Approfondimenti e documenti su attualità del Medio Oriente e Nord Africa. Conflitto Israele Palestina, Gerusalemme, Profughi Palestinesi, Libia, Egitto, Sahara Occidentale. Denominazione precedente del sito: Maktub
Approfondimenti e documenti su attualità del Medio Oriente e Nord Africa. Conflitto Israele Palestina, Gerusalemme, Profughi Palestinesi, Libia, Egitto, Sahara Occidentale. Denominazione precedente del sito: Maktub
"A volte di coppie non si può parlare, ma d'amore sì, altre volte di coppie sì, ma non d'amore, ed è il caso più ordinario", p. 1386, R. Musil, 'L'uomo senza qualità'