Foto Roberto Monaldo / LaPresse19-11-2022 Roma PoliticaAssemblea nazionale del Partito DemocraticoNella foto Il segretario Enrico Letta durante la relazione iniziale19-11-2022 Rome (Italy)PoliticsDemocratic Party national assemblyIn the pic Enrico Letta

PD, IL CONGRESSO DELLO SCONTENTO ANTICIPATO DI UN MESE. 

Cominciata oggi, l’assemblea del Partito democratico ha approvato a larga maggioranza le modifiche allo statuto proposte dal segretario Enrico Letta in vista del prossimo congresso. Le primarie saranno anticipate dal 12 marzo al 19 febbraio, come ha chiesto in particolare l’ala riformista del partito che fa capo al presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, che domani dovrebbe ufficializzare la candidatura.

E le nuove regole consentiranno anche a figure esterne al partito di candidarsi (a certe condizioni), consentendo così di correre anche alla deputata di Bologna Elly Schlein, la più probabile sfidante di Bonaccini. Questa staffetta tutta emiliana però non basta. Come vedremo sul Fatto di domani il partito cerca almeno un terzo concorrente.

L’ala sinistra del partito, in cui rientrano Andrea Orlando e Peppe Provenzano contesta l’accelerazione, giudicandola una via di mezzo tra una vera costituente e una resa dei conti tra i big che a questo punto, argomenta Provenzano, si poteva fare subito. Letta, fugate le voci di un addio anticipato, ha attaccato a destra (Renzi e Calenda) e a sinistra (i 5 Stelle): “L’alternativa alla destra la facciamo noi.

Altri sembrano più interessati a fare alternativa a noi, e si vede anche da questa vicenda delle regionali”. Sul giornale di domani vi racconteremo questa prima giornata di assemblea, dando voce ai malumori della base dem. Torneremo a parlare di candidati regionali con un fact-checking sulle posizioni politiche di Letizia Moratti.

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