Deformanti contrazioni del viso
svelano inconfessabili contraddizioni
crudele inganno
per una macchinazione
troppo insidiosa.
Precipita l’ordito delle illusioni
nel fondo d’una scellerata solitudine.
E’ memoria che si dissolve
ricordo d’una occasione mancata
nella trappola d’una penosa delusione.
Rabbrividisce il cuore
cieco di sgomento.
© Antonio Fasolo