
IL SOGNO GIUSTO
Se faccio un sogno, e poi
me ne nascono versi,
quei versi sono il sogno
che sognate con me.
Attenti ad incarnarvi
nel sogno giusto. Nascono
da una pagina scritta, in fitta schiera,
mostri, presagi o angeli.
MARIA LUISA SPAZIANI
Questa poesia, compresa nella raccolta ‘I fasti dell’ortica’, consta di due quartine; 6 versi sono settenari, il 4° tronco, e il 7° sdrucciolo, il 7°, endecasillabo. La parola chiave è sogno, che figura tre volte, la terza con il verbo, poliptoto. La complicazione barocca, quasi un’agudeza, della prima strofa, è in funzione della perentoria sentenza finale, che allude al detto settecentesco ‘il sonno della ragione genera mostri’, reso celebre da Goya, versi abbinati, scherzosamente, in fitta schiera, a mostri, presagi e angeli.