L’attimo fuggente,
film diretto da Peter Weir e con Robin Wiliams nei panni del professor Keating, uscito nelle sale statunitensi il 2 giugno 1989.
La storia è ambientata in un collegio maschile a rappresentare quel vivere secondo regole imposte e percorsi già prestabiliti. Si tratta di famiglie conformi a una società tradizionalista e rigida che trasmette alle giovani menti la logica del dovere, dell’ipocrisia attraverso un’educazione ben distante dal pensiero libero e dall’inseguimento dei propri sogni.
Il professore Keating, in tale quadro, incarna l’anticonformismo, la ribalta, il risveglio delle menti. Ci si ritrova calati in un luogo dove bellezza, poesia, letteratura, musica, amicizia, amore, pensieri e intuizioni prendono vitalità assumendo nuove definizioni in base alle esperienze di giovani adolescenti che si trovano pronti a cogliere l’attimo e a iniziare nuovi percorsi di vita nonostante le continue ingerenze da parte di convenzionalismi e bigottismi.
Avvincente nella trama, il film porta lo spettatore a interrogarsi sui temi profondi dell’esistenza e, soprattutto, a smuovere gli animi.
Splendido film, grande messaggio.