Alessandra Todde, della coalizione di Centro Sinistra, quella che in molti chiamano “Campo largo”, e’ il nuovo Presidente della Regione Sardegna.

Nelle elezioni di domenica, il Centro Sinistra ha ottenuto una vittoria sorprendente, soprattutto considerando le beghe elettorali che hanno preceduto il voto dove l’ex Presidente Soru, si è formato una lista per conto suo ed ha ha raccolto solo il 9% dei voti da solo e le previsioni degli esperti che davano la coalizione di Destra con il vento alle spalle grazie in particolare alla Meloni.

La candidatura di Truzzu è stata oggetto di dibattito a livello nazionale, con rischi di una potenziale crisi politica nazionale, la Meloni ha visto invece la chance di dimostrare alla sua coalizione, ed all’Italia, che lei poteva vincere tutto  e cosi ha deciso di candidare Truzzu,  Sindaco di Cagliari, che è stato etichettato come il “peggior Sindaco di sempre” della capitale sarda, eppure ha ottenuto il sostegno in alti livelli romani, perché’ voleva essere, appunto, non una candidatura di livello qualitativo, ma dare un segnale di leadership sua.

Ci si chiede ora dov’è finiranno la Meloni, Tajani e Salvini, i leader del Centro Destra locali. Le loro strategie sembrano essersi rivelate fallimentari, candidando un candidato impopolare presso i suoi concittadini. Il voto a Cagliari per il Centro Destra è stato il più basso dal 1948 ad oggi, nonostante una campagna elettorale dispendiosa ma priva di slogan convincenti, ed anzi, quel “no slogan” nei loro programmi, ha di fatto sorridere ancora di più, perché in Sardegna già sapevano che Truzzu non aveva ne slogan, ne nient’altro da proporre.

La mancanza di concretezza delle proposte e la presunta corruzione nella gestione precedente sono emerse come punti critici nel fallimento della destra. Inoltre, la visita al cimitero di Gigi Riva da parte del trio governativo ha suscitato reazioni negative, soprattutto tra gli Ultras del calcio e il popolo semplice (i loro potenziali elettori), che ricorda Riva come un uomo cauto e rispettato, l’esatto contrario di urlatori seriali come Salvini e la Meloni, sempre arrabbiati e sempre puntando il dito contro chiunque non sia come loro.

A contrasto, Alessandra Todde del Centro Sinistra si è distinta per la sua preparazione e la sua esperienza politica. Quattro lingue parlate, due Lauree e esperienze di lavoro importanti in Europa l’hanno ora premiata a farla essere la prima Presidente di Regione donna dell’Isola. Il suo approccio calmo e la sua solidità nel progetto politico hanno conquistato consensi. Tanti consensi. Un mese fa veniva data con un distacco di sette punti, l’altra sera ha trionfato.

In seguito alla sconfitta, il Centro Destra potrebbe cercare capri espiatori, dalla stampa nazionale alla presunta indifferenza dei sardi. Tuttavia, è evidente che in Sardegna le parole devono essere seguite da azioni concrete, e le promesse vuote non passano inosservate.

Questa vittoria del Centro Sinistra rappresenta un nuovo inizio per la Sardegna, con Alessandra Todde pronta a guidare l’Isola con determinazione e onestà. La primavera che sta per iniziare potrebbe portare una nuova era di fiducia e progresso per i sardi, che ora guardano avanti con speranza e marzo fa meno paura e a Cagliari hanno tutti il sorriso stampato in faccia perché oramai è certo che Truzzu non sarà manco candidato alle comunali di Giugno, e questo sarà celebrato da tutti in città, anche da parte di chi l’aveva votato e dopo soli tre mesi dal voto precedente, si era accorto che aveva fatto un errore.