La visita del Ministro del Made in Italy dello scorso sabato allo stabilimento di Acciaierie
d’Italia di Novi Ligure è il risultato di un lavoro sindacale delle categorie dei metalmeccanici
FIM, FIOM e UILM e delle organizzazioni sindacali confederali CGIL, CISL e UIL a tutti i
livelli.
Era ed è fondamentale tenere alta l’attenzione sulla vicenda “ex Ilva”, ed è altrettanto
importante che lo stabilimento di Novi Ligure sia centrale nella discussione, al fine di poter
rafforzare il tavolo di trattativa per la gestione e il rilancio dell’Azienda. Ovviamente
dobbiamo tutelare anche i lavoratori dell’indotto, cosa che ribadiamo già da mesi.
L’evento di sabato scorso è solo il primo passo di un lungo percorso che ci vedrà
confrontarci partendo proprio dalle dichiarazioni del Ministro Adolfo Urso e dei Commissari
Straordinari che si sono impegnati nel rilancio di tutti gli stabilimenti del gruppo Acciaierie
d’Italia.
La volontà di investire sulla Regione Piemonte come realtà industriale di riferimento, lo
stanziamento delle risorse necessarie per la manutenzione degli impianti di tutti gli
stabilimenti e la loro messa in sicurezza, partendo dalla mappatura delle criticità che
condizionano i singoli siti produttivi, sono gli impegni presi dal Governo e saranno le basi
per un necessario rilancio del nostro tessuto industriale a livello nazionale e locale,
mettendo al centro del progetto le lavoratrici e i lavoratori.
Quello che diventerà l’ex Ilva ce lo dovremo conquistare nel corso dei prossimi mesi, le
parti sindacali ci sono e faranno la loro parte, cogliamo positivamente il tavolo di crisi
istituito con la Regione Piemonte a Novi Ligure e la volontà del ministro Urso di esserci in
prima persona e di coinvolgere appieno le organizzazioni sindacali, auspicando che tutti
facciano la loro parte, perché le parole sono importanti ma sono i fatti a convincere.