La poesia è un’esigenza di respiro, un filo intrecciato nella tela del pensiero. E il poeta come Penelope lascia acceso il lume della frenesia, un vortice di attimi che si nutrono d’attesa e desiderio. Mai il poeta è avvezzo al ristagno dell’anima. Rimane sospeso tra il talamo delle intuizioni e il gorgo del sublime.