La poesia “Scritta per la grande A. Merini” di Laura Neri emerge come un toccante omaggio alla signora dei Navigli, Alda Merini, figura emblematica della poesia contemporanea. Neri, attraverso versi incisivi e carichi di empatia, tocca le corde dell’animo umano e disegna un ritratto intimista e profondo di Merini, una donna il cui spirito è stato spesso travagliato da profonde sofferenze.

L’ardire di Neri nel confrontarsi con una musa così complessa è sintomo di una sincera ammirazione e di una comprensione acuta del dolore e dell’amore che coabitano nell’esperienza umana. Nella poesia, la figura di Alda Merini è avvolta da un’aureola di tristezza e bellezza; è l’anima dolce che “luccichi nel buio”, un contrasto poetico che rappresenta la luce interiore che brilla più forte nella notte della sofferenza.

I versi di Neri sono un inno alla resilienza dell’essere femminile che, calpestato da “gente immonda”, non perde la sua capacità di cantare e pregare, di esprimere la propria passione e il proprio dolore. È anche un rimprovero a coloro che hanno compreso il valore di Merini troppo tardi, una critica a un mondo che spesso riconosce la grandezza solo quando è distante.

Con umiltà e senza montarsi la testa, come lei stessa sottolinea, Neri condivide con noi la sua profonda riflessione su cosa significhi essere una donna e una poetessa in un mondo che non sempre sa ascoltare o vedere. Ci invita a non tacerne la realtà, ma a esplorare le urla mute di chi ha tanto da dire.

La poesia si conclude con una preghiera di perdono che assume una doppia valenza: è la richiesta di comprensione di Merini per un mondo che a volte è sordo al genio, e la speranza di Neri che anche lei possa essere perdonata per l’ardire di scrivere di così grande un’anima. È un’opera che sfiora l’anima e che invita a riconsiderare l’importanza di dare voce a coloro che la società ha spesso emarginato.

Ho avuto l ‘ardire di scrivere su Alda Merini
Mi spiego
Anni fa in seguito ad un mio discorso con Elio Pecora che mi vedeva come la seconda Merini..e non mi sono mai montata la testa mi conoscete
Dunque anni fa scrissi questi versi per la poetessa.
SCRITTA PER LA GRANDE A. MERINI
Povera Alda …signora dei Navigli.
~
Sei nutrita d’amore
di notte esci e
luccichi nel buio.
Sei un anima dolce
Sofferenze nel cuore?
Tante
I tuoi occhi
urlano passione
tacciono realta ‘ .
Donna !!!!
I tuoi passi calpestati
da gente immonda.
Ti ho sentita cantare..
Ti ho vista pregare ….
Alda…profumi d’amore
Troppi ti hanno capita tardi
perdona se puoi
©Laura

Foto da: http://www.violettanet.it