L’ulivo
Gli dei in cielo, là fra le stelle,
oltre cime di monti e nubi folte.
Giove, padre degli dei,
a rimbrottar Giunone, la maritata consorte,
e poi tutta la schiera di figli,
molti di diverse fonti,
ognuno con il suo ruolo
nel palcoscenico azzurro,
specchio di questo mondo.
Avevano odio e amore, i sentimenti umani,
così si scatenava Eolo con gli uragani
e con lapilli e lava dal monte al piano,
il tenebroso Vulcano.
Poi vi era Marte, il dio della guerra,
con Giano, barometro bifronte,
a indicar la sorte.
E che dire delle tre dee in passerella
a chiedere a Paride
quale fosse la più bella?
In quel tempo di miti, di fantasia
e leggende, ricco di poesia,
facile interrogare l’oltre,
chiedendo aiuto al cielo
e ottener risposta in verde foglia a Cuma.
Ora ci sei Tu solo, unico e vero Dio,
anche se con Tuo Figlio
e con lo Spirito Santo, formate un Trino.
A Te, io mi rivolgo, anche se peccatore,
non guardar le mie colpe,
Tu dicesti: “Chiedete e vi sarà dato”
ascolta la preghiera:
“Il mondo è in tempesta,
tanta gente soffre o muore, ovunque
per la guerra.
Fa’ che tutto questo cambi,
che gli uomini ritrovino se stessi,
che ogni guerra cessi e torni l’ulivo
su questa inquieta terra”