che oggi l’argine sia
lunga finestra che si sposta
questo continuo perno
tradisce giochi d’angoli
dentro l’aprile dalla durata stanca
come certe domeniche di scarto,
fredde di viali.
più dentro, cime aguzze si sdoppiano
e senza un valico
la pietra viva che ci unisce
vene sul fondo di scarpate
attraverso loro.

arte: Max Ernst