“Il Grembiule” di Alda Merini è una poesia che tessitura una narrazione vivida della realtà quotidiana di molte donne. L’oggetto di tutti i giorni, il grembiule, diventa una metafora potente di una vita di sacrificio, amore non espresso e sogni non realizzati.

Alda Merini con “Il Grembiule” ci mostra come gli oggetti più umili, quelli associati al lavoro e al quotidiano, possano diventare contenitori di emozioni profonde e inespressive. Il grembiule, macchiato e usato, è visto qui come una “bobina di anima” che si srotola giorno dopo giorno, un filo d’amore tessuto con la monotonia e il sacrificio di una vita lavorativa.

La poesia ci conduce attraverso l’esperienza di una donna la cui vita è scandita dalle ore di un lavoro “che mi massacravano”. Non c’è spazio per il sorriso o il riposo, solo la stanchezza che si porta a casa la sera, dove persino il marito sembra solo un altro spettatore silenzioso della sua fatica.

Eppure, nel grembiule si annidano i sogni e i desideri di quella donna, “pieno di rose” – i baci non dati, gli affetti soffocati dal peso di un lavoro asfissiante. Il grembiule diventa un simbolo di tutto quello che avrebbe voluto dare e essere, oltre alla sua condizione di “volgare operaia”.

Merini in questa poesia denuncia la dura realtà delle donne lavoratrici che spesso vedono negato il giusto riconoscimento, non solo economico, ma anche emotivo e umano: “non hanno voluto pagarmi / né il grembiule e neanche la vita”. La condizione femminile è vista come un percorso di privazione, dove persino il diritto a sognare è negato.

“Il Grembiule” termina con un colpo di scena: la perdita di vista del grembiule per un pensiero d’amore. In questo atto finale, c’è un barlume di ribellione, una fuga, per quanto effimera, dalla realtà opaca in cui la protagonista è immersa. È un attimo di sogno, un respiro, prima di ritornare alle costrizioni di una vita predefinita.

La poesia di Merini è un affresco della resilienza femminile, della capacità di amare nonostante tutto, e della forza nascosta dietro la semplicità di un grembiule. Con questa poesia, Alda Merini rende omaggio alla complessità emotiva e alla ricchezza interiore delle donne, spesso invisibili dietro la quotidianità del lavoro e degli oggetti di tutti i giorni.

Il Grembiule di Alda Merini

Oddio il mio grembiule
guarda come mi torno indietro
era una bobina di anima
ogni giorno un filo d’amore
ogni giorno quelle ore che mi massacravano

io ogni giorno non ridevo mai
e la sera tornavo così stanca
e vedevo mio marito che mi guardava
e io mi giravo dall’altra parte
ma il mio grembiule era pieno di rose
erano tutti i baci che avrei dato a lui
invece di quello sporco lavoro

non hanno voluto pagarmi
né il grembiule e neanche la vita
perché ero una donna che non poteva sognare
ero una volgare operaia
che in un giorno qualsiasi
e chissà perché
aveva perso di vista il suo grembiule
per pensare soltanto a lui.

Poesia da: libreriamo.it

Foto da: aldamerini.it