Teatro Elfo Puccini – sala Bausch
dal 7 al 12 maggio 2024

LA PUREZZA E IL COMPROMESSO
Omaggio a Visconti e Testori

uno spettacolo di Paolo Trotti

con Stefano Annoni, Michele Costabile, Diego Paul Galtieri, Margherita Varricchio

aiuto regia Fiammetta Perugi

disegno luci Martino Minzoni

scene e costumi Francesca Biffi

produzione LINGUAGGICREATIVI

con il sostegno di Centro di Residenza della Toscana (Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt Sansepolcro)

spettacolo vincitore dell’edizione 2019/2020 del “Bando NEXT – Laboratorio delle idee per la produzione e la distribuzione dello spettacolo dal vivo”

al 7 al 12 maggio sarà in scena al Teatro Elfo Puccini di Milano (Sala Bausch) lo spettacolo La purezza e il compromesso, omaggio a Visconti e Testori, ultimo capitolo della “Trilogia della Città – un viaggio attraverso l’Italia ed i suoi mutamenti”, produzione Linguaggicreativi.

Dopo il grande successo de La Nebbiosa di Pasolini e I ragazzi del massacro di Scerbanenco, l’attenta regia di Paolo Trotti torna a raccontare le periferie della città, i personaggi e le passioni che le abitano. In scena ritroviamo Stefano Annoni e Diego Paul Galtieri, già apprezzati nei due primi spettacoli dell’ultimo capitolo di quella che è una trilogia, qui accompagnati da Michele Costabile e Margherita Varricchio.

Trotti scrive una drammaturgia originale, che si ispira al mondo dei racconti di Giovanni Testori, in particolare a Il ponte della Ghisolfa, ma si nutre del Testori filtrato dalla lettura fatta da Visconti nel film Rocco e i suoi fratelli. Il risultato è l’affresco di una periferia cittadina, in una non precisata città occidentale contemporanea, in cui si ritrovano gli stessi conflitti della Milano del 1959, la Milano di Testori e di Visconti.

I protagonisti dello spettacolo sono due fratelli, Rocco e Simone, e il loro modo diametralmente opposto di affrontare la loro nuova vita nella grande città. Rocco mantiene inalterati e puri i propri principi, serbando il desiderio forte di tornare nel proprio paese di origine. Simone, attratto e corrotto dal miraggio di una facile ricchezza, rinnega i propri valori. Lo scontro e la contrapposizione tra i due muove la trama.

Il centro dello spettacolo è dunque lo sforzo da parte dei personaggi di misurarsi e superare una serie di separazioni: l’addio al paese d’origine, l’addio all’amore come sogno romantico, l’addio alla famiglia. Una concatenazione di separazioni che nascono proprio dal bisogno di rimanere uniti. Il personaggio che innesca la trama è la madre e la sua decisione, dopo la morte del marito in Lucania, a fronte di troppa miseria, di raggiungere il figlio maggiore precedentemente emigrato al nord.

Lo spettacolo è anche una riflessione molto contemporanea sulla necessità di emigrare e di affrontare il destino armati solo del proprio corpo che diventa l’unico bene, da preservare, da scambiare, da perdere.

La madre dà il via a tutta la vicenda: il femminile con la sua necessità di generare e preservare la vita, con il coraggio di lasciare una terra e il desiderio di vedere i figli rivalersi sulla povertà: è qui che Visconti incontra Testori, nella povertà e nel desiderio di rivalsa su di essa, il fare di tutto per cambiare posizione sociale, anche farsi spaccare la faccia su un ring. È la rivincita contro il destino tanto sperata che non arriverà mai. […] Lo spettacolo parte dalla centralità del corpo come unico bene di valore/scambio/vendita che possiedono gli emigranti, i viaggiatori per necessità, i fuggiaschi. Una riflessione sul corpo come strumento di scambio, come strumento sonoro e come contenitore di qualcosa di molto fragile: l’essenza dell’essere e dichiararsi umani nonostante tutto e tutti.(Dalle note di regia)

Recensioni:

[…] L’intuizione felice del regista Paolo Trotti è quella di tenere i suoi interpreti sempre sul ring del palcoscenico, di far si che si scavino da dentro una libbra di carne, il più possibile vicino al cuore, da offrire alla platea, concedendo giusto il tempo di un break dato dalle mani che battono sui piatti di una batteria, che diventano tremendi schiaffi all’esistenza. […] – Danilo Caravà

[…] posso dire che “La purezza e il compromesso” è uno spettacolo capace di rapire per tutta la rappresentazione, per cui il mio consiglio è di non perdere l’occasione per farsi travolgere nell’emozione di assistere a questo ottimo lavoro! – Valeria Prina

[…] Questa è una storia piena di pathos, che riesce a conquistare gli spettatori, avvincere e convincere, mentre Luchino Visconti è dietro le quinte – come se lo fosse, naturalmente – e il suo film, non trasposto o adattato per il teatro, è però evocato in quelle sfaccettature che parlano ancora a un pubblico del 2020. E alla fine per gli spettatori è come vivere sulla propria pelle quelle fatiche, dolori, violenze, delusioni rese vive dagli attori sulla scena. […] – Silvana Costa

[…] La purezza e il compromesso colpisce il pubblico allo stomaco e al cuore grazie anche a un cast tanto giovane quanto convincente nel portare in scena siffatto esempio di lotta per un riscatto umano prima che sociale. Stefano Annoni è Rocco, l’idealista, mentre a Diego Paul Galtieri sono assegnate le parti del padre padrone, della madre che nonostante il lutto trova la forza di decidere le sorti dell’intera famiglia e di Duilio. A questi attori, già apprezzati nei precedenti episodi della trilogia, si uniscono i parimenti eccelsi Michele Costabile e Margherita Varricchio nei panni rispettivamente di Simone e Nadia. A Paolo Trotti un plauso per la scrittura dei dialoghi ma anche per un meticoloso lavoro di regia che ha saputo caricare la rappresentazione di elevato valore evocativo grazie a un’attenta e misurata coreografia dei movimenti scenici, enfatizzati dal disegno delle luci di Gabriele Santi e dalle musiche. […] Emanuela Mugliarisi

[…] Definirlo “spettacolo” è riduttivo… E’ vita, guardata e partecipata perché conosciuta. Per tutti coloro che sanno guardare la realtà con occhi diligenti. Dopo, nessuno potrà dire: “Non lo sapevo”! – Donatella Zorzetto

Teatro Linguaggicreativi nasce nel 2009 dall’incontro di tre professionisti: Simona Migliori (attrice e presidente dell’associazione), Paolo Trotti (regista e autore) e Amedeo Romeo (regista, attore e attuale direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova).

Dal 2010 l’attuale sede in via Villoresi ospita una ricca stagione di spettacoli di produzione e ospitalità. Linguaggicreativi nel 2013 riceve la Menzione Speciale della Giuria del Premio Internazionale “Il teatro nudo di Teresa Pomodoro” per lo spettacolo Chi non lavora, non, regia di Paolo Trotti. Con lo stesso spettacolo vince il Premio della critica Ermo Colle nel 2016. Sempre nel 2016 vince il bando Funder35 di Fondazione Cariplo. A febbraio 2017 debutta al Teatro Franco Parenti di Milano lo spettacolo La Nebbiosa, con la regia di Paolo Trotti, che vince il bando NEXT 2017 – Laboratorio delle idee e la distribuzione per lo spettacolo dal vivo (progetto di Regione Lombardia).  A gennaio 2018 debutta al Teatro Franco Parenti di Milano lo spettacolo I ragazzi del massacro, con la regia di Paolo Trotti, che vince il bando NEXT 2018. A febbraio 2020 debutta al Teatro Franco Parenti di Milano lo spettacolo La purezza e il compromesso, con la regia di Paolo Trotti, che vince il bando NEXT 2019.

Dal 2021 Teatro Linguaggicreativi organizza, in partnership con altre realtà territoriali, il Festival Risveglio di Periferia, un evento importante di riscoperta della periferia come luogo di cultura e aggregazione sociale. http://www.linguaggicreativi.it

ORARI
martedì 7, mercoledì 8, giovedì 9 e sabato 11 maggio ore 19:30

Venerdì 10 maggio ore 21:00, Domenica 12 maggio ore 15:30

INFO BIGLIETTI

Da 15 a 22 euro

Biglietteria +39 02.00.66.06.06
biglietteria@elfo.org

Teatro Elfo Puccini Corso Buenos Aires, 33 – 20124 Milano