La prima assemblea sindacale del personale educativo comunale di Casale ha sollevato preoccupazioni significative che rischiano di avere un impatto diretto sul tessuto sociale della città. Tenutasi presso la sala Guala del Comune di Casale il 17 aprile, la riunione ha evidenziato una crisi crescente nel settore socio-assistenziale a causa di una persistente carenza di personale educativo.

Le educatrici e gli educatori, che operano sia nel sia nei servizi di supporto come il Centro Diurno L’albero in fiore e la Comunità Alloggio, hanno evidenziato una situazione critica dovuta a mancate assunzioni e all’incapacità dell’Amministrazione di fornire sostituzioni adeguate per il personale assente. Tale deficit sta creando non solo difficoltà nella gestione quotidiana dei servizi, ma ha portato anche alla chiusura temporanea del Nido d’infanzia, causando un grave disservizio per le famiglie.

Nonostante le sfide, i lavoratori hanno continuato a mantenere alti gli standard qualitativi dei servizi, fondamentali per soddisfare i bisogni di bambini tra 0 e 3 anni e persone con disabilità. Tuttavia, l’Amministrazione comunale sembra dimostrare un disinteresse crescente verso questi lavoratori, come evidenziato dal mancato riconoscimento della progressione verticale di carriera per il personale educativo.

Le condizioni di lavoro deteriorate, a fronte di un’elevata responsabilità e stress psico-fisico, rischiano di compromettere la qualità dei servizi offerti, riducendo di fatto i centri diurni a mere strutture assistenziali. Questa tendenza verso la quantità a scapito della qualità non solo mina la funzione educativa di queste istituzioni, ma svaluta anche la professione di chi vi opera.

CGIL e UIL FPL, attraverso le figure di Bertolo Roberta e Righini Luca, chiedono un impegno concreto dell’Amministrazione per invertire questa tendenza, iniziando con nuove assunzioni e soluzioni per la sostituzione del personale. L’appello è per una maggiore valorizzazione e riconoscimento dei professionisti che dedicano la propria vita a servizi essenziali e delicati. Un impegno rinnovato verso questi settori, in particolare per la cittadinanza più vulnerabile, è fondamentale per mantenere Casale una città davvero “amica delle famiglie”.