Tania Di Malta: Le logiche sono queste

Le logiche sono queste: ti bussano in casa, ti piazzano una ricotta stagionata spacciata per fresca e ti prendono il caseificio. Poi mettono la tua faccia come sponsor e se per caso hai qualche dubbio…ricottaaaa a gogò. Felice e giulivo, come un tordo sul ramo, cinguetti felice e scopri che stai facendo la vita che sognavi, la vita che sognavi… intanto l’economia gira… 

Ti mettono davanti un cavaliere, un vigile urbano, un rappresentante culturale e così via. Iniziano dal niente, le credenziali se le procacciano passo passo. Un grande buco senza ciambella, perché la ciambella viene inghiottita subito da bocche che non si vedono. 

Provate a pensare ai fiumi di soldi che sono arrivati e di cui nessuno vedrà niente, se non i peracottari scaltri. Fra un po’ ci sarà lo sblocco dei licenziamenti e saranno lacrime e sangue per tante famiglie, ma non per certi. Quelli ben ammanigliati e che sanno come muoversi nelle pieghe del potere. E quando i soldi se li saranno mangiati? Ma sono quei meridionali puzzolenti e disonesti che non sanno fare. 

Gli analfabeti funzionali del sud, che non sanno leggere un documento in cui trovare un’ottima opportunità. Quei terroni schifosi. Loro sono mafiosi, noi affaristi. Lo sanno tutti che la ndrangheta, la mafia, la camorra è al sud, o no, o no!!!??? Una domanda infine: ma siamo sicuri che l’Italia, Repubblica fondata sul lavoro avesse questa idea del lavoro, quando fu costituita? Ne dubito.