In questi giorni la terribile guerra scoppiata tra la Russia e l’Ucraina non ha solo suscitato emozioni e preoccupazioni, ma ha anche riportato in primo piano un dibattito su quello che sembra essere – almeno secondo la rappresentazione più diffusa – un campo di battaglia globale di “democrazie contro autocrazie”. Un dibattito che viene da lontano, e che è stato incarnato fin dall’antichità in due modelli ideali e contrapposti, quelli di Atene e Sparta. Due autentiche potenze del mondo antico, due città-Stato, della cui rivalità sono piene le librerie, e che, nel corso dei secoli, sono diventate punti di riferimento per filosofi, politici, sociologi e rivoluzionari. Da un lato, un ordinamento democratico, innovativo, aperto agli scambi e al commercio; dall’altro, un mondo chiuso, militarizzato, con il mito della collettività, che accetta quasi con orgoglio le restrizioni delle libertà individuali. E’ una rappresentazione corretta? O vi sono più sfumature delle quali tener conto?

Di questo parla il libro Sparta e Atene della professoressa Eva Cantarella (Einaudi, 2021) che verrà presentato giovedì 24 marzo alle ore 18 nei Giovedì culturali dell’Associazione Cultura e Sviluppo (è raccomandata la prenotazione tramite il form in fondo alla pagina). La relatrice, tra le voci più note e autorevoli nell’ambito degli studi classici, spazia sull’intero arco della storia sociale, politica e religiosa delle due città, partendo dal mito della fondazione e cercando di dare una nuova lettura alle loro differenze e comunanze. Penetra nell’intimità dei nuclei familiari, sonda le affettività, la forza e i limiti dei rapporti genitori-figli, indaga sulla condizione femminile. E a proposito di questo, si parlerà anche de Gli inganni di Pandora (Feltrinelli, 2019) in cui la studiosa individua nell’idea di donna che ci è stata tramandata dagli uomini che hanno fatto la storia e la cultura della Classicità, l’origine delle discriminazioni di genere dell’antica Grecia.

Eva Cantarella ha insegnato Istituzioni di Diritto romano e di Diritto greco antico all’Università Statale di Milano. Mirabile studiosa del mondo classico, ha pubblicato più di venti saggi sul diritto e su aspetti sociali del mondo greco e romano, tradotti in numerose lingue.

Con lei dialogheranno Maria Grazia Caldirola, psicologa e psicoterapeuta, e Giorgio Barberis, docente di Storia del Pensiero politico presso l’Università del Piemonte Orientale.

Come stabilito dalla normativa vigente, per accedere alla sala sarà necessario essere in possesso della Certificazione verde COVID-19 RAFFORZATA (“SUPER GREEN PASS”) in corso di validità, in formato digitale o cartaceo per le persone dai 12 anni di età in su. La certificazione andrà presentata agli addetti al controllo. All’ingresso verrà rilevata la temperatura corporea e se superiore ai 37,5°, non sarà consentito l’accesso. Tutti i partecipanti devono indossare la mascherina di protezione FFP2 durante la permanenza nella sala e nei locali accessori e sono tenuti a disinfettarsi frequentemente le mani e sicuramente ogni qual volta vengano a contatto con superfici “comuni” utilizzando gli appositi gel messi a disposizione, sia all’ingresso dello stabile sia all’interno della sala conferenze.