Iris G. DM
Ti bacio rosa del primo mattino del cielo!
La mia bocca serra una canzone
che solo gli angeli possono udire,
le foglie e il vento.
Un canto che muore sui corpi
di chi non ha l’infanzia, e ninna nanne per dormire!
Culla, culla!
Le braccia vuote di stracci e di dolore,
quanto dolore!
Culla, culla,
sotto le pietre è morto mio figlio!
Sciolto l’amore in un arco di sole,
spento il cuore in un alba di fumo.
Quanto amore e quanto dolore!
Culla, culla, il mio destino
sulla tristezza del mio altare,
sotto una croce su cui camminare. Iris G. DM