Nella notte stellata

La notte scivola silente

su un lento canto di cicale.

Gli immoti astri

guardano il mondo,

e anche Dio Padre

guarda e ama il mondo.

La nostra Storia è ricolma

d’innamorati

sulla punta delle rose,

guerriglieri con il sangue

tra i denti e l’anima traforata

sopra un filo spinato.

Celle mortuarie

appestate di cadaveri,

e novelle culle di coraggio

in drappelli d’ostetricia.

Siamo polvere scaraventata

nell’amplesso muto

di galassie cosmiche anonime.

Nasciamo da radici di pianto

e ci spegniamo

come quando si spegne

l’abat-jour

dopo aver fatto l’amore.

Cantano le cicale

nella notte stellata.

L’Uomo è uno scheletro

di silenzio

e d’inspiegabile immensità.

Sa uccidere la madre,

e subito dopo sa pregare

gli angeli che non ha mai visto.

Ma sa anche

chiedere perdono,

e ha gli occhi

più sublimi delle stelle.

Siamo tutti

germogli d’aurora.

Carlo Molinari