Alfonso Gatto, nato il 17 luglio 1909 a Salerno, è stato uno dei più influenti poeti italiani del XX secolo. La sua vita e la sua opera sono un riflesso della tumultuosa storia politica e culturale dell’Italia del Novecento.

Alfonso Gatto: La Voce della Poesia Italiana – Wikipedia

Biografia:

Gatto crebbe in un ambiente familiare modesto e fu presto affascinato dalla letteratura e dalla poesia. La sua carriera letteraria iniziò negli anni ’30, quando pubblicò le sue prime raccolte poetiche, guadagnandosi l’attenzione della critica e degli intellettuali dell’epoca. La sua poesia iniziale era caratterizzata da uno stile fortemente ermetico, influenzato dalle tendenze della poesia simbolista e surrealista.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, Gatto fu coinvolto nell’antifascismo e nella Resistenza, e questo periodo turbolento influenzò profondamente la sua poesia, portandola a una maggiore chiarezza e impegno sociale. Dopo la guerra, divenne una figura centrale nel panorama letterario italiano, collaborando con importanti riviste culturali e pubblicando numerose raccolte di poesie.

La sua poesia è stata celebrata per la sua profonda sensibilità, la sua maestria nell’uso della lingua italiana e la sua capacità di catturare l’essenza dell’esperienza umana. Gatto ha esplorato temi come l’amore, la solitudine, la natura e l’identità in modo toccante e universale.

Ecco una delle sue poesie più celebri:

Poesia: Il Mio Amico

Il mio amico sta in un campo di spighe,
gli stivali di cuoio, il fucile a tracolla,
guarda il sole, l’aria, il vento che sgocciola,
poi cade, dorme, sotto quelle spighe.

Io non ho un amico, io non ho una culla,
nessuno mi dice: “Vieni, riposa”,
io corro, io fuggo, è un’ombra che posa
sopra l’erba, sotto l’erbaccia folla.

Io non ho amico, io non ho una madre,
la luna mi guarda con occhi di sale,
io sono un serpente, una radice, un palo,
una trappola, un sogno che non c’è.

Il mio amico sta in un campo di spighe,
non è più un soldato, non ha più divisa,
è un uomo che dorme sotto le spighe
e una rondine gli ha fatto la culla.