Marino Moretti, nato a Cesenatico il 18 luglio 1885 e scomparso il 6 luglio 1979 nella stessa città, è stato una figura di spicco nella letteratura italiana del Novecento. La sua opera, variegata e complessa, abbraccia la poesia, la narrativa e il teatro, ma è soprattutto come poeta che Moretti ha lasciato un’impronta indelebile nella tradizione letteraria italiana, distinguendosi come uno dei principali esponenti del crepuscolarismo.

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Marino Moretti: Il Poeta Crepuscolare di Cesenatico

Il giovane Moretti iniziò la sua carriera poetica ispirandosi alla poetica pascoliana, abbracciando uno stile che celebrava le cose semplici e umili della vita quotidiana. Le sue prime poesie, intrise di un lirismo pacato, riflettevano la visione romantica di un mondo permeato da una malinconia sottolineata da toni dimessi e parole semplici. Questa fase iniziale della sua carriera è testimoniata da raccolte come “Voci della sera” (1906) e “Canto dei fanciulli” (1910).

Tuttavia, la versatilità di Moretti lo portò ad esplorare nuovi orizzonti letterari. Nel corso degli anni, abbandonò temporaneamente la poesia per dedicarsi alla narrativa, dimostrando una notevole capacità di adattamento stilistico. Ne è un esempio il suo romanzo “Puri di cuore” (1934), in cui il linguaggio si fa più complesso e analitico. Qui, Moretti affronta temi sociali e psicologici con profondità, dando vita a personaggi sfaccettati e a trame intriganti.

Tuttavia, il richiamo della poesia si fece sentire nuovamente nella vita di Moretti. Negli ultimi anni, il poeta crepuscolare tornò alle sue radici poetiche, pubblicando raccolte come “Ultimo aforismario” (1963) e “Note sparse” (1975). In queste opere, il suo stile si evolse ancora, mostrando una maturità e una riflessione profonda. Le sue poesie divennero più austere e introspective, riflettendo le sfumature di un’esperienza di vita ricca di eventi e cambiamenti.

Marino Moretti è noto anche per il suo legame profondo con la sua città natale, Cesenatico, che ha influenzato gran parte della sua produzione letteraria. La sua poesia è spesso intrisa del paesaggio marittimo, dell’atmosfera malinconica delle strade e dei vicoli di questa piccola località costiera dell’Adriatico.

Oltre alla sua produzione poetica e narrativa, Moretti è stato un prolifico drammaturgo. Le sue opere teatrali, spesso caratterizzate da un umorismo sottile e da una profonda introspezione psicologica, hanno contribuito a consolidare la sua fama nell’ambito della drammaturgia italiana del Novecento.

La vita e l’opera di Marino Moretti rappresentano un affascinante percorso attraverso le sfumature della letteratura italiana del XX secolo. La sua capacità di adattamento stilistico e la sua profonda introspezione lo rendono una figura di grande rilevanza nel panorama letterario italiano. L’eredità di Moretti continua a influenzare le generazioni successive di scrittori e poeti, dimostrando che la sua voce rimarrà un faro nella storia della letteratura italiana.

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