Con “La Storia”, Elsa Morante ci regala un romanzo che rappresenta il culmine della sua esperienza di vita immersa nella Storia. Scritto con dedizione in un arco temporale di tre anni, dal 1971 al 1974, il libro si erge come il completamento e la massima espressione delle precedenti opere narrative dell’autrice, tra cui “L’isola di Arturo” e “Menzogna e sortilegio”.
Il contesto di “La Storia” si sviluppa a Roma durante e dopo la seconda guerra mondiale, un periodo cruciale e carico di trasformazioni. Elsa Morante, con la sua straordinaria abilità narrativa, si propone di comunicare gli avvenimenti storici in un linguaggio comune, rendendo la narrazione accessibile a tutti.
Il romanzo rappresenta un viaggio profondo e coinvolgente nell’Italia del dopoguerra, un momento in cui la nazione cerca di ricostruirsi dopo le devastazioni del conflitto mondiale. Morante, attraverso la sua prospettiva unica e intima, dipinge un affresco della società, delle relazioni umane e delle sfide affrontate dalla gente comune.
“La Storia” non è solo una narrazione degli eventi storici, ma anche un’indagine approfondita sulle vite intrecciate di una serie di personaggi, ognuno portatore di speranze, dolori e desideri. Morante riesce a catturare l’essenza umana nei momenti di gioia e dolore, tessendo una trama avvincente che tiene il lettore incollato alle pagine.
In questo capolavoro, Elsa Morante si dimostra ancora una volta maestra nell’esplorare la complessità dell’animo umano attraverso la lente della Storia. “La Storia” è un’opera che lascia un’impronta duratura, un’invito a riflettere sul passato e a comprenderne le implicazioni per il presente e il futuro.
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