La poesia “Così schiava. Che roba!” di Patrizia Cavalli è un’opera che affronta con forza e determinazione il tema della schiavitù, sia essa fisica, mentale o sociale. Attraverso versi incisivi e provocatori, l’autrice esprime il suo disprezzo per qualsiasi forma di costrizione e subordinazione.

Nel testo, la protagonista si interroga sulla propria condizione di schiavitù, rifiutando categoricamente di accettare passivamente un destino imposto. Con tono sarcastico e ironico, si ribella alla sua situazione, rivendicando il proprio libero arbitrio e la propria autonomia.La poetessa mette in luce la lotta interiore tra la conformità e la ribellione, tra la passività e la volontà di essere artefici del proprio destino.

Il sonno diventa il luogo simbolico in cui la protagonista trova spazio per esercitare il suo potere decisionale, per scegliere il proprio cammino e per esprimere la propria identità.”Così schiava. Che roba!” invita il lettore a riflettere sul concetto di libertà, sulla necessità di sfidare le convenzioni sociali e di affermare la propria individualità.

La poesia di Patrizia Cavalli è un grido di ribellione contro le catene invisibili che imprigionano l’anima umana, un inno alla resistenza e alla ricerca della propria autenticità.In conclusione, “Così schiava.

Che roba!” è un’opera poetica potente e provocatoria che esalta il coraggio di sfidare le convenzioni e di affermare la propria indipendenza. Patrizia Cavalli conduce il lettore in un viaggio emotivo e intellettuale alla scoperta della propria forza interiore e della propria capacità di trasformare la schiavitù in libertà.

Nella poesia “Così schiava. Che roba!” di Patrizia Cavalli, le protagoniste femminili più importanti sono le donne stesse che si confrontano con il tema della schiavitù in varie forme. L’autrice mette in risalto la lotta interiore e la ribellione di una donna contro qualsiasi forma di costrizione e subordinazione. Le protagoniste emergono come simboli di forza, determinazione e ricerca di libertà, sfidando le convenzioni sociali e affermando la propria autonomia. Patrizia Cavalli attraverso le sue parole incisive e provocatorie dà voce alle donne che rifiutano di essere schiave delle circostanze, invitando alla riflessione sulla libertà individuale e sulla capacità di scegliere il proprio destino.

“Così schiava. Che roba!” di Patrizia Cavalli
Così schiava. Che roba!
Così barbaramente schiava. E dai!
Così ridicolmente schiava. Ma insomma!
Che cosa sono io?
Meccanica, legata, ubbidiente,
in schiavitù biologica e credente. Basta,
scivolo nel sonno, qui comincia
il mio libero arbitrio, qui tocca a me
decidere che cosa mi accadrà,
come sarò, quali parole dire
nel sogno che mi assegno.