In “Essere o non essere umani. Ripensare l’uomo tra scienza e altri saperi”, Björn Larsson invita il lettore a una riflessione profonda e stimolante sulla natura umana, sfidando le concezioni tradizionali radicate nelle scienze naturali. Pubblicato il 20 febbraio 2024, questo lavoro ambizioso si pone al crocevia tra diverse discipline per esplorare cosa significa realmente essere umani.

Larsson apre il dibattito con una domanda fondamentale: Cosa ci rende unici come specie? La risposta, sostiene l’autore, non si trova esclusivamente nei meccanismi dell’evoluzione biologica. Al contrario, Larsson pone l’accento sulla capacità dell’uomo di usare simboli per attribuire significati, una caratteristica che ha inaugurato una nuova era nella storia evolutiva, dando vita a fenomeni complessi quali l’immaginazione, il linguaggio, la coscienza, e persino il concetto di futuro.

Attraverso un’analisi interdisciplinare che intreccia scienza, filosofia, arte e religione, Larsson illustra come la rappresentazione simbolica abbia non solo ampliato i confini della nostra esistenza, ma ci abbia anche dotati di un grado di libertà e di capacità critica che ci distingue dagli altri esseri viventi. La sua argomentazione si muove verso l’idea che la nostra essenza non può essere integralmente spiegata dalla biologia, dalla chimica o dalla fisica, sollevando così questioni sulla possibilità di sviluppare un nuovo ramo scientifico dedicato interamente allo studio dell’umanità.

Il libro non si limita tuttavia a una critica delle visioni riduzionistiche dell’essere umano; propone piuttosto una visione costruttiva, interrogandosi su come questa nuova scienza possa contribuire concretamente alla società. Larsson immagina un campo di studio che non solo approfondisca la nostra comprensione di cosa significa essere umani, ma che possa anche guidarci verso un’esistenza più giusta, libera e rispettosa dei valori umani universali.

Con “Essere o non essere umani”, Björn Larsson compie un audace tentativo di riconciliare scienza e umanesimo, offrendo una visione rinnovata dell’uomo che valorizza la nostra unicità nel tessuto dell’esistenza. Il suo è un invito a non accontentarci di una comprensione puramente meccanicistica dell’essere umano, ma a esplorare oltre, riconoscendo l’importanza di quello che ci rende profondamente umani: la nostra capacità di dare significato, di sognare e di aspirare a un mondo migliore. Un lavoro imprescindibile per chiunque si interessi alle questioni fondamentali dell’esistenza umana, “Essere o non essere umani” si propone come una lettura essenziale per navigare le sfide del presente e del futuro con una consapevolezza più profonda della nostra natura e del nostro posto nel mondo.