“Spontaneamente” di Roberto Busembai è una poesia che ci invita a riflettere sulla natura effimera dei ricordi e sulla loro capacità di plasmare la nostra essenza interiore. Con un linguaggio delicato e immagini evocative, Busembai naviga attraverso le complessità dell’animo umano, riuscendo a catturare la bellezza e il dolore insiti nel processo di ricordare.

La poesia si apre con l’immagine di ricordi “sparsi come foglie al vento”, una metafora potente che evoca la natura transitoria della memoria e la sua tendenza a disperdersi nel tempo. Alcuni ricordi, tuttavia, “si posano leggeri”, mentre altri “fanno le fondamenta” della nostra identità, diventando parti inseparabili di noi stessi. Questi ultimi sono descritti come elementi permanenti, capaci di segnare il passo del nostro cammino, di influenzare i nostri pensieri e di modulare la nostra percezione della realtà.

L’abilità di Busembai di trasformare le osservazioni quotidiane in contemplazioni profonde è evidente nella transizione della poesia verso l’immagine delle “case vuote abbandonate”. Questa metafora allude alla solitudine e al silenzio che accompagnano i ricordi più duraturi, quelli che, nonostante la loro persistenza, possono lasciarci con un senso di vuoto e di abbandono. Eppure, è proprio in questo spazio silenzioso che “solo un fiore vi nasce spontaneamente”, un segno di speranza e di rinascita che emerge inaspettatamente dalle profondità della nostra memoria.

“Spontaneamente” è, quindi, molto più di una riflessione sui ricordi; è un’esplorazione della resilienza dell’animo umano, della capacità di trovare bellezza e significato anche nelle esperienze più dolorose. Busembai ci ricorda che, nonostante il tempo possa erodere e trasformare i nostri ricordi, ci saranno sempre momenti di chiara bellezza che emergono “spontaneamente”, offrendoci conforto e ispirazione.

Questa poesia, con le sue sfumature emotive e la sua elegante semplicità, rappresenta un invito a riflettere sulla nostra relazione con il passato e sul modo in cui i ricordi contribuiscono a definire chi siamo. “Spontaneamente” di Roberto Busembai è un’ode alla memoria, un’opera che celebra la complessità della vita umana e la persistente ricerca di luce nelle nostre ombre interiori.

Roberto Busembai
SPONTANEAMENTE
Restano oltre
ricordi sparsi come
foglie al vento,
altri si posano leggeri
altri ancora fanno le fondamenta
e non te li levi.
E sono questi ultimi
a segnare il passo
il suono del pensiero
il gioco delle luci
e parlano silenziosamente
come case vuote abbandonate
che solo un fiore vi nasce
spontaneamente.
Roberto Busembai (errebi)
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