La poesia “Lava Rossa” di Silvia De Angelis è un’evocativa esplorazione della natura tumultuosa del pensiero umano e dell’intuizione. Attraverso un linguaggio ricco e immagini potenti, De Angelis tesse un legame tra il paesaggio vulcanico e l’attività febbrile della mente.

Il Flusso del Pensiero

De Angelis inizia con la graduale attenuazione dell’empatia, quasi come se fosse erosa dalle continue ripetizioni di gesti e pensieri. Questa perdita di sensibilità immediata lascia spazio a “Inesplorate idee” che si cristallizzano su “nuovo credo”, simboleggiando una trasformazione interiore o un cambiamento di paradigma.

La Solidificazione delle Idee

La “corteccia resa solida da rigagnoli di lava rossa” offre un’affascinante metafora della solidificazione delle idee, che prendono forma e sostanza dal fuoco interno della creatività e dell’intuizione. L’immagine della lava che scende “a iosa nell’impasto dell’intuito” riflette l’irruzione impetuosa dell’ispirazione e la fioritura delle intuizioni.

Il Vermiglio Messaggero

“Vermiglio messaggero”, una frase che colpisce per il suo colore e la sua potenza, personifica quell’attimo sospeso in cui l’ispirazione colpisce, creando un ponte tra la profondità del subconscio e la realtà tangibile. Questo attimo è “sull’alibi del fato”, suggerendo un gioco tra destino e volontà umana nel processo creativo.

Conclusione

“Lava Rossa” è una poesia che sfida il lettore a considerare la potenza trasformativa dei nostri pensieri e intuizioni, invitando a una meditazione sulla forza creatrice che risiede in ognuno di noi. Silvia De Angelis celebra l’intuizione come un flusso vulcanico che modella il paesaggio della nostra coscienza, un’attività che è tanto distruttiva quanto creazione di nuove terre fertili dell’intelletto.

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