Alda Merini, con la sua opera “Ho bisogno di sentimenti”, ci invita in un viaggio intenso e profondo nel cuore della poesia e delle emozioni umane. Questo poema è un manifesto dell’esigenza vitale di bellezza, empatia e espressione artistica che trascende la mera sopravvivenza materiale.

Merini esordisce con una dichiarazione forte: “Io non ho bisogno di denaro.” Con queste parole, stabilisce subito una distinzione tra le necessità fisiche e quelle spirituali, sottolineando la predominanza di queste ultime nella sua scala di valori. Questo è un richiamo alla ricerca di un nutrimento interiore, che solo i sentimenti e la poesia possono soddisfare.

Il testo si dipana come una litania di desideri poetici: “Ho bisogno di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri, di rose dette presenze…” Ogni elemento citato non è solo un oggetto ma diventa un simbolo carico di significato emotivo e intellettuale. Merini trasforma il quotidiano in straordinario, elevando ogni aspetto della realtà a metafora lirica.

La poesia di Merini è presentata come una forza vivificante e trasformativa, capace di “bruciare la pesantezza delle parole” e di “risvegliare le emozioni”. La poetessa si descrive nel ruolo attivo del creatore che modella la sua realtà attraverso il canto e il gioco, pur rivelando anche il peso della sofferenza e della solitudine che accompagna spesso l’artista.

L’immagine del “poeta della sventura” che “tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore” è particolarmente potente. Qui Merini tocca il tema universale del dolore creativo, il travaglio interiore che precede la nascita di ogni opera d’arte genuina. La sua è una voce che grida e che canta, una presenza che si fa sentire anche nel silenzio, un’eco di umanità che non può essere ignorata.

In “Ho bisogno di sentimenti”, Alda Merini ci offre una riflessione sul potere salvifico dell’arte e sulla capacità della poesia di offrire consolazione, bellezza e comprensione in un mondo spesso privo di sensibilità. È un’opera che celebra la poesia come necessità esistenziale, un cibo per l’anima che ci sostiene nei momenti di desolazione e ci eleva nella gioia.

Con questo poema, Merini non solo conferma il suo posto tra i grandi poeti italiani del Novecento, ma invita ciascuno di noi a riconoscere e nutrire i bisogni più profondi del nostro spirito. Un’opera imprescindibile per chiunque creda nel potere trasformante delle parole.

Ho bisogno di sentimenti, di Alda Merini

Io non ho bisogno di denaro.

Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

La mia poesia è alacre come il fuoco
trascorre tra le mie dita come un rosario
Non prego perché sono un poeta della sventura
che tace, a volte, le doglie di un parto dentro le ore,
sono il poeta che grida e che gioca con le sue grida,
sono il poeta che canta e non trova parole,
sono la paglia arida sopra cui batte il suono,
sono la ninnanànna che fa piangere i figli,
sono la vanagloria che si lascia cadere,
il manto di metallo di una lunga preghiera
del passato cordoglio che non vede la luce.

Poesia da: libreriamo.it