Quando si parla di Big Babol rosa molti di voi penseranno al famoso chewing-gum che abbiamo masticato un po’ tutti almeno una volta, specialmente negli anni passati quando era diventato un oggetto pop per un’intera generazione, ma anche di molte altre persone che poi sono cresciute attraverso la cultura del chewing-gum e che, se ci pensiamo, è stato uno degli oggetti quotidiani più frequentati e più conosciuti

Molti oggi, dicendo Big Babol rosa penserebbero all’arte, ad un artista in particolare che realizza sculture e dipinti proprio con questo curioso materiale, certamente sto parlando di Maurizio Savini

Inizialmente Savini lavorò utilizzando il tipico mattoncino rettangolare rosa per rivestire delle forme, come se fosse un pixel gommoso e gestibile in termini di manipolazione. Utilizza la forma rettangolare del chewing-gum rendendolo una superficie adatta ad ogni tipo di volume e di plasticità, l’artista usa anche la componente di profumazione che poi diventa parte dell’opera

Savini è anche un artista che ha un aspetto politico forte del suo lavoro, troverete sempre un’indagine su aspetti sociali, politici, sui grandi drammi storici e contemporanei, su situazioni di impegno collettivo, il rispetto per l’ambiente, il terrorismo, l’uso malsano della politica e della finanza ecc. Tutti aspetti che l’artista racconta con le sue sculture e i suoi dipinti con delle scelte surreali, ai limiti del grottesco, spesso spiazzanti!

Ricordo bene quando Savini è stato l’autore della Locandina del “Festival dei due mondi” di Spoleto, ha realizzato una mostra in città dove alcuni ambienti con forte caratura storica, sono stati invasi dai suoi gorilla, dalle sue sculture umane che indicano un pericolo, qualcosa che sta per accadere o è accaduto, dove c’è sempre un’emergenza e il pericolo, il dubbio, l’ambiguità sono al centro delle dinamiche sociali

Ed è in queste occasioni che tocco con mano quanto l’arte ha ancora l’aspetto di grande racconto metafonico dell’esistenza

E veder compiersi questo “miracolo” gestendo con estrema maestria il roseo materiale, un materiale pop, con la sua leggerezza e la sua ironia; ecco che viene reso all’opera un aspetto ancor più forte e denso

Ed è proprio in questo contrasto: tra il morbido materiale del chewing-gum e la potenza affilata dei messaggi, che si crea la magia delle straordinarie opere di Savini, che arrivano a presentarsi a noi come un qualcosa di anomalo, di strabiliante e fortunatamente di spiazzante.