“NON TI BASTAVA” di Gianfranco Isetta è una poesia breve ma densa di intensità emotiva, dove ogni gesto e sguardo assume un significato che va oltre il fisico per toccare il profondo dell’essere. La poesia si apre con un’azione quotidiana, asciugarsi le labbra, che diventa carica di una tensione quasi sacrale nell’interazione tra i due amanti.

La parola “irrinunciabile” è il cuore pulsante della poesia, elevando un semplice gesto a un rito di comunicazione non verbale, una necessità viscerale per il poeta. Lo sguardo, più che un semplice atto visivo, diventa il medium di una richiesta silenziosa e potente, “reclamando respiri”, sottolineando il desiderio di un’intimità che va oltre la semplice percezione tattile.

Isetta cattura magistralmente la complessità delle relazioni umane, la ricerca di qualcosa di più profondo che va oltre il contatto fisico. “Non ti bastava il tatto” rivela un anelito verso un collegamento più profondo, una connessione spirituale che il semplice contatto della pelle non può soddisfare.

La poesia, nella sua brevità, riflette il bisogno universale di connessioni autentiche, quegli attimi in cui ci troviamo a cercare negli occhi dell’altro una risposta che le parole non possono fornire. “NON TI BASTAVA” risuona con chiunque abbia sperimentato l’intensità di un legame che trascende il fisico per diventare emotivo, psicologico, e persino trascendentale.

Attraverso questo breve ma significativo componimento, Isetta non solo esplora la natura della comunicazione nella sua forma più pura e silenziosa, ma celebra anche il potere espressivo della gestualità, elemento spesso sottovalutato nella narrazione amorosa. Con “NON TI BASTAVA”, il poeta offre un’esplorazione lirica dell’amore, un sentimento che persiste imperturbabile anche quando le parole finiscono.

NON TI BASTAVA, di Gianfranco Isetta

asciugarti le labbra

era l’irrinunciabile

intesa col tuo sguardo

reclamando respiri

non ti bastava il tatto