La poesia “RISORGI” di Miriam Maria Santucci è un potente grido di speranza che risuona attraverso la sofferenza umana, invocando una rinascita spirituale nel cuore di chi soffre. Santucci dipinge con parole toccanti un quadro dell’umanità in cerca di redenzione, richiamando l’immagine di Cristo che risorge nelle anime più tormentate e neglette della società.

“Risorgi, Cristo, risorgi nei bambini” è l’inizio di un’appassionata supplica che si estende ai giovani irrequieti e agli anziani segnati dal tempo, evocando le loro lotte e il bisogno di conforto e speranza. L’autrice, con una sensibilità acuta, tocca l’anima di coloro che si trovano in condizioni di vulnerabilità – quei bambini senza affetto, quei giovani che ancora non comprendono il valore della vita, e quegli anziani abbandonati nella loro solitudine.

Questa poesia è anche un’accorata richiesta di risveglio per la stessa voce narrante, “nella mia anima che sanguina”, ferita dalle “brutture del mondo”. Il bisogno di credere e sperare di nuovo è palpabile, quasi tangibile, come una preghiera per ritrovare la luce in un mondo che sembra sempre più oscuro.

“RISORGI” non è solo una poesia; è una meditazione, un invito a guardare dentro di sé e attorno a sé per riscoprire quell’impulso vitale che può portare a una rinascita collettiva. Miriam Maria Santucci, attraverso i suoi versi, sfida ciascuno di noi a non arrendersi all’indifferenza ma a cercare una rinascita, non solo nello spirito ma anche nelle azioni quotidiane.

La statua in allegato, che raffigura la Pietà, sembra riecheggiare l’emozione e la supplica della poesia di Santucci. La figura di Maria che tiene il Cristo deposto evoca la passione e il dolore, ma anche la speranza della resurrezione, richiamando visivamente il messaggio di rinascita che è centrale nella poesia.

Miriam Maria Santucci

RISORGI
Risorgi, Cristo, risorgi nei bambini
che hanno per braccia rametti secchi,
mani che non sanno accarezzare
e piedi che non calzeranno mai scarpe.
Risorgi, Cristo, risorgi nei giovani
irrequieti, ribelli e sprezzanti del pericolo,
che non hanno ancora appreso
quanto è sacra la vita.
Risorgi, Cristo, risorgi negli anziani
con i volti solcati dalle pene
e gli sguardi malati di solitudine.
Risorgi, Cristo, risorgi nei loro figli
che lottano e non possono accudirli
e in quelli che non li vogliono accudire.
Risorgi, Cristo, nella mia anima che sanguina,
stracciata dalle brutture del mondo,
che non sa più credere e sperare. Risorgi!