Non voglio sapere niente…
se la mia vita sarà ad ostacoli,
come dadi,
in un brodo embrionale,
muoverò
questi scacco-sedimenti,
e di luci e di fuochi infernali,
resterò vigile,
dentro i miei oscuri tormenti,
nitido, come la pantera
che cupa investe, laceri sentimenti…
diventerò il bacco dell’eremita
inquieta incognita,
sopra il serpente,
come il muto grido,
d’un pesce ambulante,
che tutto ascolta e niente sente,
l’arcuato mito, che crudo
si getta giù da un dirupo,
il pensatore,
che ad occhi chiusi,
respira la sua Aquila
ed il suo dannato lupo,
sarò la polvere del mio funerale,
un tetro spettro,
un sogno, che s’aggira
in questo mondo irreale,
come una nuvola
a forma di squalo,
caccerò via
ogni forma coassiale,
di questa ignota realtà
velata carta,
che più nulla traspare,
osserverò il destino,
ed il tempo suo compare.
By Fabio Abate da Zena Poeta (Le Mistiche 27/04/2024)