Oliver Sacks, con “Il fiume della coscienza”, ci offre un’ultima, straordinaria esplorazione del mondo interiore. Questo testo, che l’autore ha curato fino alle ultime settimane di vita, è una raccolta di riflessioni che sintetizzano il suo instancabile interrogarsi su temi che spaziano dalla neurologia alla filosofia, dalla botanica alla storia della scienza.

In questo lavoro, Sacks procede con il suo caratteristico approccio interdisciplinare per scomporre e analizzare il fiume tumultuoso della coscienza umana, mettendo in luce aspetti sorprendenti e controintuitivi. Con la passione di uno scienziato e la sensibilità di un filosofo, esplora le forme di vita senziente in un continuum che collega gli esseri organizzati in un’unità complessa e meravigliosa.

Sacks dimostra come le menti più elementari condividano con noi umani proprietà fondamentali, svelando la profonda connessione tra tutte le forme di vita. Va oltre, indagando come la coscienza, che ci appare come un flusso continuo, sia in realtà una catena di microsequenze distinte, un mosaico di momenti che insieme formano la nostra esperienza del mondo.

“Il fiume della coscienza” è un testamento intellettuale, una conclusione delle indagini di una vita intera, condotte da uno dei più grandi esploratori della mente e della natura. Il valore di questa opera è immenso, non solo per le scoperte che contiene ma anche per le domande che continua a porre al lettore, domande che rimangono come un’eco delle passioni e delle curiosità di Sacks. Chi si avventura in queste pagine non solo renderà omaggio a un pensatore eccezionale, ma si troverà anche di fronte a una vista panoramica sui misteri più profondi della mente umana.

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